Roma, il progetto dello stadio esposto alla “Casa della città”

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REPUBBLICA.IT (M. MONTI) – La casa della città” ospita lo Stadio della Roma. Stamattina, presso la sede del Dipartimento Patrimonio in Piazza Giovanni da Verrazzano, il sindaco Ignazio Marino, il vice-sindaco Luigi Nieri e l’assessore per la Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo, hanno inaugurato la struttura presso la quale verranno presentati ai cittadini i grandi progetti di interesse pubblico promossi dall’amministrazione capitolina per la città di Roma. Tra questi, lo stadio del club giallorosso che sorgerà a Tor di Valle, la cui documentazione sarà da oggi consultabile pubblicamente all’interno dello spazio espositivo che ospiterà il plastico, i video, i rendering e i materiali relativi al progetto e allo studio di fattibilità. 

Nei circa 650 mq della “Casa della città”, struttura in vetro inaugurata per favorire il dialogo tra il Comune e i cittadini, il Sindaco Marino ha presentato stamattina il progetto dello stadio della Roma. Costituito da60.218 posti, secondo la descrizione delle opere riscontrabile dai tablet espositivi con cui è stato illustrato al pubblico il progetto, l’impianto non risentirà del fallimento della Sais, società che ha venduto l’area di Tor di Valle alla Eurnova di Luca Parnasi per 42 milioni di euro, lo scorso giugno. A confermarlo è lo stesso Parnasi: “Siamo legittimamente proprietari, non ci sarà alcun problema. Non devo dire io se lo stadio si farà o meno, ma ce la stiamo mettendo tutta per il bene della Roma e dei tifosi”. Come emerge dallo studio di fattibilità , da oggi consultabile tra le varie documentazioni presenti all’interno della “Casa della Città”,270 milioni è la somma dei costi complessivi per le opere di urbanizzazione funzionali alla costruzione dello stadio: 93 per le opere stradali, 60 per i parcheggi, 64.5 per i collegamenti esterni. Sono però solo 50 i milioni che l’operatore privato può sostenere come “contributo massimo” per la realizzazione delle opere stesse, e che quindi la Roma si impegnerà a spendere: una differenza di 220 milioni che renderà necessaria, “a titolo di compensazione”,  la realizzazione di un Business Park, area destinata a scopi commerciali.

Durante l’evento ha preso la parola l’assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Giovanni Caudo, per fare il punto sull’iter burocratico e i tempi necessari per i successivi sviluppi del progetto: “La legge sugli stadi prevede che entro 90 giorni il Comune si esprima sulla fattibilità del progetto stesso. Noi dobbiamo consegnare l’esame entro il 27 di agosto, ma stiamo già facendo la richiesta per la conferenza dei servizi che pensiamo di fare entro fine luglio. Per gli aspetti urbanistici l’importante è che ci sia un contratto tra il proponente e l’AS Roma“. Anche il Sindaco Ignazio Marino si è mostrato interessato ad accelerare i tempi per la realizzazione dell’opera pubblica che avrà un impatto notevole sull’occupazione e sulla creazione di migliaia di posti di lavoro nella capitale: “Il nostro impegno è quello di completare un esame rigoroso in meno tempo rispetto ai 90 giorni previsti dalla legge. Immaginiamo di ultimare la parte istruttoria in meno di 70 giorni, certamente senza nessuna scorciatoia rispetto a quello che è l’interesse pubblico: un tempo, però, del 25% inferiore a quello che la legge ci concede. Roma è una città metropolitana che deve andare più veloce delle altre città europee“.

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