Premio Viola, Pellegrini: “Futuro? Avere una clausola non significa dover partire. Possiamo migliorare ancora molto” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora) – Questo pomeriggio alle ore 17:00 presso il Salone d’Onore del Coni si è tenuta la premiazione del Premio Aics di Cultura Sportiva “Beppe Viola”. Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, ha avuto l’onore di ricevere questa onorificenza dopo Francesco Totti e Alessandro Florenzi. Sono stati premiati anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, e i giornalisti Gianluca Di Marzio (Sky), Marco Lollobrigida (Rai) e Fabio Massimo Splendore (Corriere dello Sport).

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Ore 18:10Pellegrini sale sul palco per ricevere il Premio Beppe Viola. Queste le sue parole:

Ti sei abituato a certi palcoscenici…
Fa sempre effetto, è sempre emozionante infatti sono onorato di ricevere questo premio, mi auguro di vedere sempre il calcio soprattutto come un divertimento. E’ sempre bello viverlo con un po’ di spensieratezza nonostante sia adesso un lavoro per me importante.

Questo premio lo avevano ricevuto Totti e Florenzi…
E’ normale che per noi essere qui è più che un onore. Sono veramente contento che loro lo abbiano preso prima di me. Fare una carriera come la loro sarebbe un onore per me.

Quanto è difficile per un ragazzo italiano riuscire ad arrivare a determinati livelli?
E’ sicuramente complicato come lo è per tutto. Per tutti i ragazzi consiglio di vivere questo sport come un divertimento. Io penso di dover sempre fare meglio e il resto è tutto una conseguenza, bisogna sempre dare il 100%.

Ore 17:10 – Alla premiazione è presente anche Giampiero Pocetta, agente di Lorenzo Pellegrini.

Ore 17:05 – Arriva Lorenzo Pellegrini che rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti presenti. Queste le sue parole:

Quanto ti fa piacere ricevere questo premio?
Sono onorato di riceverlo, è sempre una bella cosa. Sono contento, ci godiamo al meglio questa giornata.

Tutti a Trigoria vogliono il terzo posto e bisogna fare almeno un punto a Sassuolo…
Sì credo che ieri si sia visto anche da come abbiamo interpretato la partita che la Roma voleva vincere. Sicuramente a loro interessava meno perché con un punto sarebbero stati matematicamente i campioni d’Italia quindi sono due partite che vanno affrontate in maniera differente. Sicuramente la Roma voleva vincere e andremo a Sassuolo per vincere la partita.

La scorsa edizione di questo premio era stata vinta da Florenzi. Per i giovani italiani c’è modo di affermarsi in un calcio difficile come il nostro?
Certo, la possibilità c’è sempre. Bisogna avere l’opportunità ed essere bravi noi a cercare di sfruttare al meglio queste possibilità che ci vengono date. Sono contento di ricevere il premio dopo Alessandro che oltre ad essere il calciatore che tutti sappiamo è anche un ottimo ragazzo.

Questo gruppo ha dato il massimo o si può fare di più?
Si può sempre fare di più, partiamo con qualche consapevolezza in più rispetto allo scorso anno e cercheremo di fare ancora meglio sia in Champions, dove sarà sicuramente difficile, che in campionato.

Hai idee chiare sul futuro?
Certo, le idee chiare credo di averle e di averle sempre avute. Poi è normale che una clausola non voglia dire che ogni anno il giocatore debba cambiare sempre squadra. Poi alla fine dell’anno ci incontreremo con chi di dovere per fare il punto della situazione ma io sono tranquillo. Anzi, ancora dobbiamo raggiungere il terzo posto e ci concentriamo su questo.

Su Di Francesco…
Sicuramente il mister è stato molto importante in questi tre anni di crescita che abbiamo fatto insieme. Sia io che lui possiamo fare molto meglio, siamo due persone ambiziose e cerchiamo sempre di migliorarci. Speriamo di farlo già dal prossimo anno.

Nella Nazionale di Mancini c’è spazio anche per lei?
Lo spero, la Nazionale è sempre una cosa stupenda per ogni calciatore. E’ normale che un giovane come me speri di poter far parte della Nazionale, riniziamo questo percorso tutti insieme cerchiamo di fare meglio e di far tornare l’Italia dove merita di essere.

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