Il portiere. Sbarca Alisson e vuole rimanere

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Si è imbarcato con l’entusiasmo della novità ma anche con l’inquietudine dell’ignoto. Alisson Becker ha passato un’estate strana tra gli Stati Uniti, dove ha partecipato alla disastrosa spedizione in Coppa America, e il suo Brasile, ma non è certo rimasto fuori dal mondo. Ha ascoltato, ha letto, si è informato, rendendosi conto che le condizioni della Roma sono molto cambiate rispetto a novembre, quando Sabatini aveva tempestivamente chiuso la trattativa con l’Internacional di Porto Alegre per portarlo a Trigoria.

SBARCO –  Stamattina presto arriverà, stavolta con un bel po’ di valigie e di progetti, per lavorare e per capire: davvero Spalletti preferisce puntare sull’usato sicuro, cioè Szczesny, invece che sulla freschezza brasiliana? Quando aveva scelto la Roma, Alisson lo aveva fatto per parare. Parare da protagonista. Altrimenti forse avrebbe accettato quello che gli avevano prospettato alla Juventus: un anno o due da vice Buffon e poi vele spiegate verso un futuro radioso. Adesso però sa che qualcosa andrà chiarito con la società. Nonostante le dichiarazioni ufficiali di qualche settimana fa («Non mi preoccupa il dualismo con Szczesny») è poco immaginabile che la Roma possa presentarsi al via della stagione con due numeri uno designati. eccitazione. Per il momento attraverso i social network Alisson ha espresso grande contentezza per l’avventura che lo attende: «Sono alla ricerca di una nuova sfida, oggi inizia una nuova fase della mia vita, grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto, a tutti coloro che mi hanno aiutato in qualche modo per arrivare qui. Sono grato principalmente a Dio per avermi dato questa opportunità. So che mi mancherete tutti: i momenti, gli amici, la famiglia, la mia nazione. Ma so anche che è questa la scelta migliore per me, ed ho la certezza che sarò accolto molto bene nella mia nuova casa. Grazie all’Internacional per aver fatto parte della mia vita ed avermi regalato momenti come questo».

CONTATTI – Dall’altra parte la Roma non può dare alcuna garanzia né eventualmente lasciare libero Alisson di trovarsi un’altra squadra. Perché in questo momento Szczesny, in vacanza post Europeo, è un calciatore dell’Arsenal. E l’accordo per il rinnovo del prestito, sia pure vicino e probabile, non è stato ancora raggiunto. Finché non verrà definita la questione, Alisson si allenerà con la Roma provando a stregare Spalletti. Che non lo conosce, pur avendolo osservato all’opera nei video e nelle ultime partite di Coppa America.

RISCHIO – E’ una situazione paradossale ma anche comprensibile. Quando la Roma ha preso Alisson, pagandolo 7,5 milioni di euro, Szczesny sembrava destinato a tornare all’Arsenal per giocare titolare. Inoltre l’allenatore dell’epoca, Rudi Garcia, aveva avallato l’avvicendamento, ritenendo che il portiere della nazionale brasiliana meritasse fiducia già nell’immediato. Spalletti invece preferirebbe puntare su Szczesny, almeno all’inizio. Con un playoff di Champions League da giocare, l’inserimento di un professionista che viene da un’altra scuola potrebbe essere un azzardo. Un incastro complicato, che dovrebbe trovare soluzione entro qualche settimana.

PARTENZA – Sullo sfondo resta Morgan De Sanctis che è rimasto in contatto con i dirigenti della Roma nonostante un contratto scaduto e una serie di offerte – il Panathinaikos di Stramaccioni soprattutto – piuttosto vantaggiose. De Sanctis si è allenato da solo per farsi trovare pronto e continua a dare la priorità alla Roma, anche per ragioni familiari. Spera ancora che gli venga offerto un rinnovo, o meglio un nuovo contratto, che sarà l’ultimo da calciatore.

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