Bayer, Real Madrid o Cagliari: quando il silenzio fa rumore

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – L’assenza di pubblico sarà una costante per il calcio post Covid-19, almeno per questa stagione. Un’assenza che tutti considerano decisiva e che può pesare, tanto che le società, Roma compresa, stanno studiando un piano per non farsi trovare impreparate, nel caso in cui il Governo apra all’idea di far entrare una percentuale minima di pubblico negli impianti. Nella storia giallorossa, la Roma è scesa in campo sette volte senza tifosi. Le prime due, con la società squalificata dopo il famoso lancio della monetina nella Champions del 2004-05, furono all’Olimpico contro Bayer Leverkusen e Real Madrid e portarono un pareggio ed una sconfitta per 3 a 0. Poi nel 2006 in Coppa Italia contro il Napoli arrivò la prima vittoria, mentre un mese dopo si giocò sul neutro di Rieti Roma-Cagliari 4-3, per la squalifica del campo dopo gli striscioni e cori antisemiti contro il Livorno. Nel febbraio del 2007 la Roma perse 1-0 sul campo dell’Empoli, mentre nell’aprile dello stesso anno arrivò la vittoria a Lecce contro il Catania. L’ultima volta invece risale al 25 novembre 2014 a Mosca in Champions, quando Totti è diventato il marcatore più vecchio della competizione.

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