Ponte Traiano, ecco i soldi. Il ministro Delrio: «Ci pensiamo noi». E’ lo snodo per la Roma-Fiumicino

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Probabilmente lo hanno fatto apposta: ammucchiare gli ossi più duri da rodere nella giornata di oggi, quella che dovrebbe concludere – dopo un’odissea burocratica e amministrativa durata quattordici mesi – il ciclo di conferenze dei servizi sullo stadio della Roma. Non proprio come una serie Tv di successo: due stagioni che hanno rotto le scatole ai più pazienti. Ricominciano alle 15, andranno avanti finché servirà, cioè probabilmente fino a pomeriggio inoltrato, sperando riescano a chiudere prima che la giornata precipiti verso la partita decisiva di Champions League tra Roma e Qarabag. Devono parlare ancora di viabilità, mobilità, infrastrutture e servizi, oltre a qualche tema più defilato. Ma poi si tratta di un ordine del giorno vago quanto quelli di certe assemblee scolastiche. Di viabilità e mobilità si parla ormai da settimane se non da anni. E’ sempre stato quello lo scoglio affiorante, in mezzo ai marosi che sembravano fatti apposta per mandare a picco il progetto di Tor di Valle. La gran parte delle difficoltà è stata disinnescata, se il Campidoglio non insisterà a porre paletti, dall’intervento diretto del governo. Nella persona del ministro dello sport Luca Lotti, che ha chiamato il collega dei trasporti Graziano Delrio per promuovere una soluzione definitiva. Quando tutto sembrava perduto, Lotti ha proposto fosse il governo a farsi carico del famigerato Ponte di Traiano, cioè l’ulteriore snodo tra l’impianto e l’autostrada Roma-Fiumicino.

FONDI FRESCHI – Da diverse parti si è sostenuta la tesi che quel ponte sia indispensabile per evitare collassi della mobilità nell’area e anche in quelle circostanti. Una tesi in verità confermata appena parzialmente dalle simulazioni condotte in sede di studio del progetto, ma tant’è. Il banale denaro per farlo, una novantina di milioni, era venuto meno con il taglio delle cubature previsto dall’accordo del febbraio scorso tra la Roma e il Comune guidato dai 5 Stelle. La trovata di Lotti è concreta, stando alle conferme che arrivano dalla Regione Lazio e alle parole di Delrio, il quale ha parlato ieri in occasione di un evento promosso dall’agenzia del demanio: «Abbiamo messo 23 miliardi nel contratto di programma con l’Anas, che dal primo gennaio 2018 vedrà anche l’integrazione con le Ferrovie dello Stato. Non vedo difficoltà nel reperimento dei fondi». Fondi freschi, tiene a precisare, non sottratti ad altre iniziative: «Non c’è alcun definanziamento del Ponte dei Congressi, su cui insiste un finanziamento statale. Abbiamo un progetto definitivo che sta andando avanti». La zona interessata in questo caso è quella della Nuvola dell’Eur. Il Ponte dei Congressi è già stato bloccato e rilanciato, ma alla fine dovrebbe arrivare in porto. Nulla è facile e breve da queste parti.

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