Pjanic vuole battere il Napoli per agguantare la Champions. Poi se ne andrà

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Tuttosport (S.Carina) – Uno può essere un caso. Due una coincidenza. Tre nascondono un feeling particolare. Chissà cosa scatta dentro Pjanic quando affronta il Napoli. Fatto sta che il bosniaco nelle ultime due gare disputate all’Olimpico si è travestito da Higuain. Due successi (2-0 e 1-0) che portano la firma dell’ex Lione. Una punizione magistrale, un rigore impeccabile e un destro imparabile su assist di Florenzi: sono i tre modi nei quali Pjanic ha risolto le ultime sfide casalinghe contro i partenopei. Lunedì il centrocampista tornerà titolare dal primo minuto dopo esser rimasto in panchina a Bergamo e subentrato in corsa col Torino. In molti hanno voluto vedere un atteggiamento punitivo del tecnico (Miralem era tra quelli che hanno tirato tardi alla vigilia del match con l’Atalanta in camera di Totti) ma l’impressione è che per una volta, il sergente Spall metal Jacket si sia comportato da padre premuroso, cercando di prevenire una lesione al muscolo adduttore che da qualche tempo non permette al calciatore di forzare i ritmi.

FUTURO IN BILICO – Al netto della posta in palio lunedì (la Roma vincendo tornerebbe a -2 dal secondo posto), per Pjanic a breve si giocherà la partita più importante. Che riguarda il suo futuro. Non è un mistero che la Roma debba sistemare i conti entro il 30 di giugno, quando verrà chiuso il bilancio. E il bosniaco è l’unico calciatore della rosa che potrebbe regalare soldi cash (e soprattutto in un’unica tranche) al club. Miralem infatti ha nel suo contratto una clausola rescissoria di 38 milioni che può essere esercitata soltanto nella sessione estiva. Sono diverse le società che negli ultimi mesi hanno sondato la sua disponibilità al trasferimento. In Francia il Psg, in Spagna Real Madrid e Barcellona, in Germania il nuovo Bayern di Ancelotti e in Inghilterra anche Conte ci ha fatto un pensierino, prima di dirottare su Nainggolan. Pretendenti quindi non mancano. E quello che più conta la Roma non può far nulla per trattenerlo. Per questo motivo sono suonate strane un paio di settimane fa le parole del presidente Pallotta che intervenendo nella radio del club ha assicurato che Pjanic resterà senza dubbio nella capitale: «Basta rivoluzioni, Pjanic rimane. Non ho mai dato l’ok alla sua partenza».

MA NON SERVE… – Che tuttavia, va ricordato, non serve. Anche perché il giocatore, pur trovandosi a suo agio a Roma (è l’unico superstite della prima campagna acquisti dell’era americana nel 2011 e la scorsa settimana è andato con la compagna a vedere una casa, pronto ad acquistarla) il 26 marzo aveva aperto ad un’eventuale cessione: «Se un club è davvero interessato si può trovare un accordo in maniera facile e veloce». Dichiarazioni effettuate in patria, dalle quali facilmente prendere distanza o attenuarle una volta rientrato a Trigoria.

SFIDA A GONZALO – Questa, leggendo i numeri, è la sua migliore stagione con la Roma. Undici reti e altrettanti assist tra Roma e nazionale: «Ma a me interessa arrivare secondo – ha assicurato a Roma Radio giovedì – Col Napoli vogliamo vincere. Higuain? È temibile ma il suo ritorno a noi non cambierà un granché». Anche perché dopo il tris, Mire è pronto a calare il poker. Reina è avvisato. Di sicuro lunedì all’Olimpico sarà spettacolo.

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