Pjanic: «Ora ho capito il segreto dei trionfi: si lavora tanto!»

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TuttoSport (F.Cornacchia) – Certi dettagli i giocatori li capiscono in fretta. A Miralem Pjanic, ieri presentato dalla Juventus, è bastata una settimana scarsa a Vinovo per comprendere il segreto del dominio juventino: «Adesso che sono dentro ho capito perché con la Roma era difficile stare davanti ai bianconeri. Qui si fatica tanto, c’è una differenza tra dove sono oggi e dove ero in passato. E fin dal primo giorno ho ricevuto messaggi dai nuovi compagni: tutti mi hanno fatto capire di essere felici per il mio arrivo».

SMS DI TOTTI – Uno scambio di sms, Pjanic, lo ha avuto anche con Totti&C: «Erano dispiaciuti per il mio trasferimento, ma tutti mi hanno fatto i complimenti. Prima di firmare ho chiamato Spalletti (il tecnico ha confermato, elogiando il bosniaco) e mandato messaggi a Totti e De Rossi. La scelta è stata quella e il destino ha voluto così. Roma non la scorderò mai. Gli sms che ho ricevuto da Totti e gli altri mi hanno toccato: il calcio è così, spero di vincere tanto e i campioni che sono qui mi aiuteranno a conquistare titoli, che è il mio sogno. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta per vincere, non c’era un’opportunità migliore per compiere un passo avanti nella mia carriera». Pjanic è pronto a tutto: «Sarò molto contento di tornare all’Olimpico e ritrovare tifosi incredibili. Sarà una partita un po’ diversa, per me. So che sarò fischiato, non è mai facile cambiare squadra: ma io oggi sono contento. Champions? L’importante è rivincere i trofei dello scorso anno, ma una società come la Juventus vuole dominare sia in campionato e sia in Coppa. La priorità è lo scudetto e scrivere la storia con i 6 scudetti di fila».

PIRLO, ZIDANE E BENATIA – Per l’avventura in bianconero Pjanic ha voluto il 5: «Era il numero al Real Madrid di Zidane, un mio idolo». Il bosniaco avrà il compito di accendere la fantasia: alla PlatiniSpero di fare almeno un po’ di quello che ha fatto lui») o alla Pirlo: «Un grandissimo e un esempio: è stato il centrocampista migliore della serie A da quando gioco io in Italia: siamo diversi, io non lo copierò, ma darò il massimo per diventare ancora più forte e importante per la Juve. Il paragone con Pirlo, però, è bello». Allegri è entusiasta del bosniaco: «Con il tecnico – conferma il centrocampista – c’è una buona intesa, pian piano parleremo del mio ruolo. L’allenatore mi conosce, sono un giocatore che non ha paura con il pallone tra i piedi: verrò impiegato dove sarò più utile. A centrocampo siamo in tanti e forti: non temo la concorrenza. Le punizioni? A Lione ho lavorato con uno specialista come Juninho. Io ho la mia tecnica e la sto perfezionando: spesso le partite si decidono così. Alla Juventus ci sono altri giocatori che calciano bene, ma io mi alleno per essere decisivo». Uno è Dybala: «Ci divederemo i calci piazzati… Proverò a far segnare lui e gli altri, qui ci sono tante individualità, non solo Pjanic e Dybala. La Juve attraverso il suo spirito ha vinto molto e nello spogliatoio ci sarà gente che lo ricorderà sempre». Chiusura su PogbaSì, ci siamo parlati») e su Benatia, che presto potrebbe raggiungerlo a Torino: «Dai tempi della Roma ci sentiamo tutti i giorni, siamo amici. E’ un grande giocatore»

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