Gazzetta dello Sport – Pjanic è pronto “Ho già capito tutto della Lazio”

Con quella faccia da bravo ragazzo, in realtà è un tipo sveglio. «Ho già capito tutto». Della Lazio, ovviamente: come affrontarla, quanto vale, cosa si aspettano i tifosi.
Miralem Pjanic, solo 21 anni, eppure le stagioni a Lione gli hanno dato quell’apertura mentale che gli consente di trattare il derby per quello che vale: una sfida importante, nulla di più e nulla di meno. «Sarà una gran partita — dice —: la gente impazzisce per il derby, ho imparato a conoscere i tifosi di Lazio e Roma. Ho già capito tutto». E, va da sè, «non vedo l’ora di scendere in campo, di sfidare gli avversari. Lulic, in particolare: con lui sarà una sfida nella sfida».
Il nuovo Prohaska Sono compagni di nazionale, lui e l’esterno biancoceleste, che gli risponde subito per le rime. «Occhio, sorrideremo noi della Lazio». Pjanic parla dal ritiro della Bosnia, alla vigilia dell’impegno con il Lussemburgo e a pochi giorni dal big match con la Francia di Cisse: sarà un altro antipasto del derby di domenica 16. Per Pjanic, nazionalità bosniaca e passaporti lussemburghese e francese, sono giorni di conflitto interiore, ma ha la fortuna di affrontarli con la serenità che gli trasmette la Roma. «Che è come una grande famiglia — racconta —. Mi piace molto il gioco di Luis Enrique, è offensivo e si adatta perfettamente alle mie caratteristiche». Testa alta, visione di gioco, piedi dolci, un po’ compassato, qualcuno lo ha già definito il Prohaska del Duemila.
Il vecchio catenaccio Prematuro? Intanto basti dire che «per me la squadra giallorossa rappresenta il massimo. Totti e De Rossi sono due grandi maestri. Il campionato italiano è molto più difficile di quello francese— ammette —, le squadre sono più chiuse ma tecnicamente non si batte. Non è facile giocare contro le piccole, che attuano ogni tipo di strategia pur di guadagnare punti con le big». Frecciatina alla Lazio?
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano 

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