Piazza della chiesa intitolata a Liedholm: scoppia la lite sindaco-parroco

La Gazzetta dello Sport (G.B. Olivero) – Nella strada che collega Lu a Cuccaro, affacciata sui vigneti del Monferrato, c’è una gigante panchina gialla e blu: icolori della Svezia, patria di Nils Liedholm. Viene naturale immaginare il Barone seduto su quell’enorme panchina a due passi dalla sua casa italiana: probabilmente sorriderebbe sulla polemica scaturita attorno al suo nome.

Chissà quale battuta avrebbe pronunciato Liedholm per risolvere la questione ep er dimostrare il suo proverbiale distacco da simili beghe. Il motivo del contendere è l’intitolazione all’indimenticato allenatore di Roma e Milan della piazza antistante la chiesa parrocchiale di Cuccaro. Promotore dell’iniziativa è il sindaco Franco Alessio; di parere fortemente contrario è un comitato di cui fa parte anche il parroco don Germano Rota, che vorrebbe dedicare la piazza a don Giovanni Caprino, storico parroco del paese, morto nel 1999.

A Cuccaro qualcuno ha storto il naso ed è stato costituito il “comitato don Giovanni Caprino”, con l’intento di far cambiare idea alla Giunta e di celebrare il parroco che per 44 anni aveva servito la comunità. Tra i due schieramenti si percepisce antipatia reciproca: il rapporto è compromesso, il comitato rimprovera al sindaco il rifiuto di ogni forma di dialogo e il sindaco boccia come pretestuose le accuse che gli vengono rivolte.

Ecco il pensiero del comitato, esposto dal presidente (ed ex sindaco) Pier Giuseppe Brusasco e dal parroco don Germano Rota: “Non contestiamo l’uomo Liedholm, ma la decisione di intitolargli la piazza davanti alla chiesa. Andrebbe benissimo il campo sportivo o un’altra strada. Noi vorremmo che lì venisse ricordato don Caprino, che tanto ha fatto per Cuccaro .Il sindaco ci ha interpellato solo dopo aver fattola delibera. Don Caprino ha donato la sua vastissima biblioteca (2.200 volumi) al nostro comune, era un oratore formidabile conosciuto in tutto il Monferrato”.

Questa, invece, la posizione del sindaco Franco Alessio: “Don Caprino è morto oltre vent’anni fa e non hanno mai organizzato nemmeno un evento in suo nome e tanto meno si sono attivati per chiedere l’intitolazione di quella piazza o di un’altra via. Si erano dimenticati di lui. La verità è che sono contrari per principio a qualunque iniziativa di questa amministrazione. E non sopportano la figura di Liedholm. Qualcuno ha perfino detto che fosse ateo. A parte che non è vero, trovo aberrante utilizzare questo metro di valutazione e non la statura morale della persona. I nostri atti sono pubblici, quindi nulla è stato fatto di nascosto. E comunque ormai manca poco: la Prefettura ha dato il benestare e adesso stiamo pensando se limitarci a una targa o se posizionare nella piazza anche un busto di Liedholm. E aggiungo che abbiamo già individuato un’altra piazza da intitolare a don Caprino, ma scommetto che al comitato non andrà bene nemmeno questo“.

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