Petrachi: “Siamo stati molto chiari, ci teniamo ad andare avanti. Non sottovalutiamo l’avversario. Pastore non ha alibi, gioca da trequartista, il suo ruolo”

Gianluca Petrachi, direttore sportivo della Roma, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Istanbul Basaksehir. Queste le sue parole:

PETRACHI A SKY

La Roma negli ultimi anni certi tornei li ha affrontati con un approccio sbagliato, parlo di Europa League e Coppa Italia. Non c’è stata quella cultura della vittoria. Come si costruisce questa mentalità?
Innanzitutto facendo capire ai giocatori stessi quanto la società ci tiene a questa competizione. Quindi siamo stati molti chiari, anche in settimana abbiamo parlato di quanto noi come Roma ci teniamo ad andare avanti. Dobbiamo cercare di far bene, non sottovalutare l’avversario anche se è un nome a tanti sconosciuto. Sono stati in Turchia e questa è una squadra importante con dei buoni giocatori. Quindi già da oggi dobbiamo subito avere l’approccio giusto alla gara e non sottovalutarla. Però ripeto questo è un qualcosa che ha fatto anche l’allenatore e mi auguro che i ragazzi abbiano compreso bene la situazione.

Sarà titolare Pastore, un giocatore che tra costo e rendimento non ha dato tantissimo alla Roma. E’ un modo di metterlo in vetrina oppure pensate che possa recuperare il passo del calcio di altissimo livello?
Il mister lo metterà nella sua posizione migliore, quella da trequartista. Quindi non ci possono essere degli alibi che magari si gioca in un altro ruolo, da mezzala o da esterno. Oggi fa il trequartista che è sempre stato il suo cavallo di battaglia. Si è allenato bene, ha superato i problemi fisici. Certamente Pastore se fa il Pastore vero è un giocatore che fa la differenza. Credo anche che abbia capito quello che il mister vuole da lui. Adesso sta a lui cerca di riappropriarsi anche l’affetto della gente di Roma che lo ha aspettato. Domenica purtroppo c’è stato qualche fischio, però io credo che basta poco per riconquistare la gente di Roma e la propria tifoseria.

Fonseca adesso si sta presentando all’Italia e al pubblico di Roma. La sua apertura e la sua interpretazione ai vari compiti dei giocatori in campo portano secondo me ad una nuova lettura del calcio che è allineata al calcio moderno. Lui è stato uno dei precursori sotto questo punto di vista…
Devo dire che io sono stato catturato da questo allenatore, proprio da questa mentalità di cui parli te. Lui è un allenatore giovane ma per certi aspetti è avanti. Sta lavorando tanto per portare quel tipo di mentalità, che, come ha già detto in qualche intervista, in Italia non è semplice da poter prendere immediatamente. Però ha anche una capacità dialettica, anche se non parla ancora bene l’italiano, riesce a farsi capire molto bene dai ragazzi. Io credo che giorno dopo giorno sta iniziando a conquistare i ragazzi soprattutto da un punto di vista tattico perché ciò che poi fa negli allenamenti vuole che lo si riproduca in campo. Ed io devo essere sincero nell’ultimo periodo, soprattutto nell’ultima partita, ho visto quello che sostanzialmente vedo durante la settimana. Quindi sono ottimista, voglio esserlo perché credo che il percorso giusto sia quello di seguire l’allenatore e soprattutto fare quello che lui chiede. Lui è una persona vincente. Non è facile vincere anche se vince in altri posti non è mai semplice. Lui ha questa cultura nel vincere attraverso il gioco, io mi auguro che da qui al nostro percorso si possa portare qualcosa di importante a Roma.

PETRACHI A ROMA TV

E’ una serata in cui bisogna dare tutto, noi ci teniamo a questa competizione. Lo sanno anche i ragazzi, sono stati avvisati di questo. Vogliamo fare un’ottima Europa League, mi auguro che l’approccio sia quello giusto. Si è lavorato bene. Spero che la squadra possa mantenere quell’approccio come quello di domenica col Sassuolo, con quell’intensità possiamo fare un’ottima gara“.

E’ giusto partire bene anche perché in passato in Italia l’Europa League è stata snobbata…
Questo gli è stato ribadito ai ragazzi, è un qualcosa in cui crediamo e ci teniamo tanto come società. Mi aspetto un approccio giusto anche perché affrontiamo un avversario che per molti è sconosciuto. L’anno scorso sono stato in Turchia per vedere delle partite e vi garantisco che sulla carta questa è la squadra che si può permettere, anche economicamente, dei giocatori importanti perché rappresenta quasi la città intera di Istanbul. Non è una partita da sottovalutare, non sarà una passeggiata. Sarà una partita importante che dobbiamo affrontare con il giusto piglio.

In Europa non bisogna mai sottovalutare nessuno. Tutte le squadre partono per fare risultato…
Sì, poi sono partite particolari. In Europa si vedono pochi tatticismi all’italiana. Siamo abituati a studiare l’avversario in maniera specifica, in Italia si cerca sempre di rubare qualcosa o di fare la furbata, l’Europa è una cosa a parte perché è una competizione che si differenzia e sono partite che si giocano a viso aperto. Sono partite anche belle da un certo punto di vista.

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