Petrachi, addio al veleno

Il Tempo (F. Biafora) – L’era del quarto direttore sportivo della Roma americana è ormai giunta al capolinea. In nove anni alla guida del ramo tecnico di Trigoria si sono succeduti Sabatini, Massara, Monchi e poi Petrachi, la cui avventura in giallorosso è ai titoli di coda ad appena un anno di distanza dall’annuncio ufficiale del suo incarico. La scintilla che ha fatto divampare l’incendio è stata rappresentata da un paio di sms inviati dal dirigente salentino direttamente a Pallotta, accusato di aver dimenticato il nome del ds nell’intervista rilasciata in settimana al sito ufficiale della Roma.

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I toni usati dall’ex Toro sono stati durissimi e hanno puntato il dito direttamente contro il presidente, che – dopo essersi fatto tradurre il messaggio – ha preferito non replicare e affrontare il problema con i suoi referenti romani. La presa di posizione del ds non è stata gradita ma la rottura non sarà facile, in virtù del ricco contratto che lega Petrachi alla Roma fino al 2020 per 1,2 milioni l’anno. Il dirigente non ha alcuna intenzione di dimettersi e lasciare i soldi sul tavolo, mentre in casa giallorossa stanno studiando anche il licenziamento per giusta causa. Più plausibile una rescissione con tanto di ricca buonuscita. Al suo posto sarà probabilmente promosso Morgan De Sanctis.

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