Perrotta: “Roma? E’ casa mia. Qui si gioca per i tifosi. Vorrei rigiocare quel 26 maggio”

Simone Perrotta ritiro Riscone di Brunico PRUno che alla Roma ha dato tanto è senza ombra di dubbio, Simone Perrotta. L’ex centrocampista giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni a due giorni dal derby vinto e alla vigilia di Sampdoria-Roma. Queste le sue parole:

Sono arrivato per sostituire Emerson, un compito difficile. Io avevo caratteristiche completamente diverse. Avevamo sfiorato lo scudetto, la situazione era difficile: io non avevo fatto una grande stagione, fu molto dura. Cosa significa segnare al derby? Avevo una paura di sbagliarlo quel gol. Una partita che ovrrei rigiocare? Il 26 maggio e il 25 aprile 2010. Il battibecco con Vucinic? Un battibecco ha levato un po’ di sicurezza. E’ avvenuto tra due ragazzi che si volevano bene, è un rammarico grande quell’annata. Quando ci penso… ancora è una ferita aperta – continua Simone Perrotta a radio Manà Manà -. Col presidente Sensi ho avuto purtroppo poco rapporto, quando sono arirvato io lui già sta vale mi ha solo detto, resterai a Roma a lungo. Giocare per la roma vuol dire giocare per i propri tifosi, sappiamo bene che qui non è il solito modo di pensare il calcio è un amore incondizionato e noi giochiamo solo per loro. Garcia l’ho incontrato mi ha chiesto quanto sono rimasto a Roma. E mi ha detto che questa era casa mia. Spero diventi anche casa sua, gliel’ho detto. Il futuro? Ora faccio parte del consiglio federale da gennaio, in attesa di altri sviluppi. Sto parlando con la Roma vediamo quale sarà la scelta migliore“.

 

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