Perotti, che voglia: «Sogno un gol come mio papà»

perotti

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Ma volete che uno che ha esordito alla Bombonera sia impressionato dal derby di Roma? Volete che uno che passava le domeniche pomeriggio nello stadio più caldo del mondo a tifare papà Hugo e il Boca Juniors, possa tremare di fronte a un normalissimo Lazio-Roma? Signori, ecco Diego Perotti: «Boca-River è il derby migliore al mondo, ma a volte diventa troppo pericoloso — ha raccontato in un’intervista —. E questo aspetto non mi piace. Mio papà segnò pure in un Superclasico . Io adesso penso solo a vincere contro la Lazio, dopo il pareggio contro l’Inter dobbiamo assolutamente tornare al successo. Poi, se dovessi pure segnare, sarebbe ancora più bello».

RUOLO OK – Impossibile dargli torto. Impossibile non riconoscere il ruolo centrale di Perotti nella Roma di Luciano Spalletti. Tutto porta a pensare che anche domani sarà tridente leggero, senza Dzeko dall’inizio, e con l’argentino a ballare tra centrocampo, trequarti e attacco in zona centrale: «Nella mia carriera ho quasi sempre giocato a sinistra, ma nel ruolo che ricopro ora ho maggiore libertà d’azione, perché non devo preoccuparmi del terzino». E pazienza se il suo impiego in quella zona del campo fa scopa con l’esclusione di Dzeko: «Ma non credo che Edin sia in un momento negativo — ha detto ancora l’argentino —. È un giocatore importantissimo per noi». L’aggettivo starebbe bene pure vicino a Spalletti: «Ha un carattere forte, si fa sentire con la squadra e questo è di grande aiuto per noi». Di grande aiuto, proprio come Perotti si è rivelato per la Roma. E pensare che c’è pure chi ne ha bloccato l’acquisto per un mese, rischiando di far saltare l’affare. Storia passata. O forse no.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti