Perotti: “E’ l’anno della Roma, uniti vinceremo lo scudetto”

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Sarà l’anno della Roma». La speranza di Kevin Strootman è quella di tutta la rosa romanista, che si è radunata ieri. Non a Trigoria, dove il lavoro comincerà oggi prima della partenza (domani) per il ritiro di Pinzolo, ma a Villa Stuart per le visite mediche. Tra i primi ad arrivare Francesco Totti, che comincia la sua venticinquesima stagione in giallorosso, l’ultima della sua carriera. In assenza dei nazionali, che si aggregheranno durante la tournée negli Stati Uniti, di Salah (in permesso concordato con la società, arriverà domani) e di Emerson Palmieri (sarà riscattato dal Santos alla dodicesima presenza in gare ufficiali), c’erano pochi volti nuovi (Gerson, Alisson, Mario Rui e Seck) e molti «vecchi».

Il più atteso era senza dubbio Kevin Strootman, centrocampista che ha saltato gli ultimi raduni a causa dei problemi al ginocchio. «Sarà il mio anno? No, deve essere l’anno della Roma. Io voglio solo aiutare la squadra perché dobbiamo preparare bene il preliminare di Champions. Sto bene e dopo tre anni potrò finalmente iniziare la stagione in gruppo».

Punta più in alto, invece, Diego Perotti, nonostante la partenza di Miralem Pjanic. «Con la sua cessione la Roma ha perso tantissimo. È un giocatore di qualità che faceva gol, assist e conosceva la squadra, ma noi dobbiamo comunque puntare in alto. La Juventus è una squadra forte, ma abbiamo dimostrato che uniti possiamo farcela. Secondo me dobbiamo puntare allo scudetto».

Non convocati Iago Falque e Ljajic: il primo finirà al Torino, che sta aspettando una risposta anche dal serbo, che invece preferisce il Celta Vigo. «Siamo vicini ma non è ancora fatta, speriamo di annunciarlo la prossima settimana», le parole di Felipe Minambres, nuovo d.s. degli spagnoli, che teme un inserimento in extremis del Milan. Assente anche Sanabria: finirà al Betis Siviglia, che ha trovato l’accordo con la Roma per il cash (8 milioni più 2 di bonus) ma non ancora sulla percentuale per un’eventuale nuova vendita. La Roma chiede il 50% mentre gli spagnoli vorrebbero il 20. Probabilmente si incontreranno a metà strada.

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