Peres, di Bruno non ce n’è più soltanto uno

Il Messaggero (S. Carina) – La gioia di vivere tipica dei brasiliani ha spesso portato Bruno Peres a esagerare. Inutile andare a rivangare i suoi trascorsi. A 30 anni però il laterale ha deciso di voltare pagina: “Ho capito che per restare alla Roma dovevo cambiare atteggiamento e fare il professionista“, le sue parole mercoledì sera dopo la doppietta alla Spal. Petrachi e Fonseca gli hanno dato una chance e il giocatore sta ripagando la fiducia. Al tecnico ricorda Ismaily (benché il calciatore dello Shakhtar sia mancino), che il portoghese ha allenato in Ucraina. Il resto vien da sé. Due minuti nel finale contro il Genoa, 29 con il Bologna e poi titolare a sorpresa a Bergamo contro l’Atalanta. La prima di 10 gare disputate da titolare, coronate mercoledì con due gol a Ferrara e dalla volontà e necessità di trovargli ora un posto nella lista Uefa.

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