Pellegrini: “Ripartiamo da qui”

Corriere dello Sport (A.Ancona) – Che sia di buon auspicio, per rivedere sprazzi di sereno. L’ultima serie di cinque partite consecutive senza vittorie della Roma – un mese intero tra febbraio e marzo del 2015, con Rudi Garcia in panchina – era terminata proprio contro la Sampdoria. Di Francesco rimanda i pensieri da zona-Champions: ultimamente, le uniche soddisfazioni sono arrivate in pieno recupero. Tra il finale incandescente col Cagliari nell’ultimo successo, e l’esultanza finale di Marassi. «Sembravamo la Roma di inizio stagione», dice Lorenzo Pellegrini dopo il pari preso a Genova. «Questo è un punto dal quale ripartire: bisogna essere più concentrati e migliorare certi aspetti realizzativi. Sul loro gol c’era un fallo di partenza: abbiamo visto il guardalinee sbandierare e ci siamo fermati un po’ tutti…».

PERSONALITA’ –  Non è ancora il momento di pensare al dopo-Dzeko, mentre a fine partita Schick (un anno da blucerchiato, con 32 presenze e 14 gol) saluta il presidente doriano Ferrero, dirigendosi verso il pullman della Roma: il passaggio di consegne in attacco si sta apparecchiando ma in casa giallorossa la questione resta “esterna”. «Speriamo che Dzeko faccia due gol domenica…», osserva ancora Pellegrini respingendo al mittente le considerazione di mercato. «I punti di oggi non ce li restituisce nessuno, quindi pensiamo a domenica». Quando il calendario riproporrà proprio lo scontro con la Samp, stavolta all’Olimpico. «Questa squadra ha personalità: non servono solo le buone prestazioni ma anche il risultato. L’assist di Antonucci è una bella sensazione in ottica futura, visto che è cresciuto nel settore giovanile della Roma: per le sue qualità può fare molto di più».

CAMBIAMO TREND – Florenzi quasi abbraccia in modo supplichevole il quarto uomo Pairetto, quando la moviola sta deliberando il rigore per la Sampdoria. Protesta la Roma, alla fine le recriminazioni si addensano su un secondo tempo generoso che sfocia nel pari acciuffato a fatica. «Meritavamo di più, l’1-1 ci sta stretto», osserva l’esterno. «Abbiamo costruito quindici palle-gol, ma siamo noi a dover cambiare questo trend continuando a giocare così. E’ l’unico modo per toglierci soddisfazioni. La situazione di Dzeko? Il mercato non ci sfiora, pensiamo solo al campo».

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