Pellegrini: “Qui è casa mia”

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) Lorenzo Pellegrini dimostra più dei 21 anni compiuti da poco, è un giovane diventato saggio in fretta, cresciuto nei due anni in provincia, l’esilio prezioso che altri grandi romanisti hanno fatto come lui prima di tornare: Di Bartolomei al Vicenza, Bruno Conti al Genoa, Florenzi al Crotone. Alla Roma è tornato per essere protagonista, convinto di scrollarsi di dosso in fretta l’etichetta di giovane promessa, ora che ha raggiunto anche la Nazionale maggiore. E allora nella prima conferenza stampa da neo romanista ha mostrato idee chiare e obiettivi precisi. Personalità e certezze: «Il mio obiettivo era tornare qui, a casa, proseguire il mio percorso. E’ stata molto importante la scelta di andare via due anni e poi tornare. Il Sassuolo mi ha dato la possibilità di crescere ed esprimermi in tutti i sensi. Ho sempre sentito la loro  ducia, ora sono qui e penso a dare il massimo. Ora sono pronto. Non è facile andare via a 18 anni, a Sassuolo mi hanno aiutato tutti, li ringrazio, a cominciare dal presidente».

AZZURRO – E’ tornato per ritagliarsi il suo spazio e anche per guadagnare una maglia per il Mondiale: «La Nazionale è un obiettivo, voglio cercare di raggiungere il massimo, abbiamo un centrocampo forte, posso imparare dai chi ha più esperienza di me, posso rubare a chi può insegnarmi tanto. Spero di giocarmi le mie possibilità». Conosce bene Di Francesco: «Lavoriano molto sui movimenti, il tecnico cerca di darci tante soluzioni, tante linee di passaggio. Alle mezzali chiede molto lavoro, tra inserimenti, correre davanti e anche indietro. In questi due anni ho lavorato molto su questo. Ci vorrà un po’ di tempo, ma vedo grande disponibilità da parte di tutti i compagni».

RICHIESTE – A gennaio lo aveva cercato la Juve, Montella che lo ha lanciato nei Giovanissimi avrebbe fatto carte false per averlo al Milan. Pellegrini alla fine ha scelto la Roma: «A gennaio non ho avuto il dubbio di lasciare il Sassuolo. Non era un momento felice, non sarebbe stato giusto andare via. C’erano state offerte, anche da parte della Roma. Il Sassuolo non meritava che me ne andassi. Mi sembrava giusto mostrare gratitudine. So benissimo che c’erano squadre interessate, la cosa che mi premeva era sapere se anche la Roma fosse interessata. Il direttore mi ha aiutato molto e non ho avuto dubbi». Come Totti, De Rossi e Florenzi vorrebbe diventare una bandiera della Roma: «Il mio obiettivo era tornare, sin da quando sono andato via, qui sono cresciuto, questa è casa mia. Da parte mia c’è tutta la disponibilità, ho il dovere di dare più degli altri». Ritorna nella Roma che ha perso Francesco Totti. Ci scherza su: «Un po’ dispiace non giocare con Totti, potevano farlo giocare un altro anno. A parte gli scherzi, spero che Francesco continui a essere qui, deciderà lui se lo vorrà. Ma essere in questo spogliatoio con De Rossi e Florenzi è bellissimo. Noi siamo nati e cresciuti qui, sentiamo il dovere di fare qualcosa in più».

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