Pellegrini: “Noi centrocampisti ci stiamo conoscendo e ogni domenica è sempre più semplice capirsi. Non eravamo e non ero scarso prima e né adesso siamo tutti fenomeni”

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di CSKA-Roma 1-2. Queste le sue parole:

PELLEGRINI A SKY

Oggi abbiamo visto evoluzione a centrocampo…
Sì, assolutamente. Conoscersi è molto importante, Bryan e Steven stanno facendo un ottimo lavoro. Sono contento per Cristante, che ha fatto una grande partita ed è stato uno dei migliori in campo, ci stiamo conoscendo e ogni domenica è sempre più semplice capirsi e questo è assolutamente positivo.

Aver ipotecato il passaggio vi farà convogliare le energie in campionato?
Sicuramente dobbiamo raggiungere una posizione più consona a quella che è la qualità della squadra, ma non mi sento di dire che adesso possiamo mollare la Champions per il campionato perchè vorrebbe dire che prima non ci siamo concentrati sul campionato, invece nonostante qualche battuta d’arresto non è mai stato così. La preparazione della gara non era mai sottovalutata per concentrarci sulla Champions. Dobbiamo continuare sulla nostra strada, ci sono tanti compagni nuovi, man mano ci si conosce meglio e si riesce a giocare meglio e cercare di vincere le partite.

Hai fatto il salto di qualità dal gol al derby…
A dire il vero non ho mai pensato a questo, ma solamente a lavorare perché solo così potevo riuscire  a sbloccarmi veramente. Il gol al derby è stata probabilmente una liberazione, lo volevo tanto, era il mio primod erby che giocavo e segnare è stata un’emozione unica ma non mi sento di dire che è stato il gol al derby, è stato il percorso di un lavoro che abbiamo fatto a partire dall’anno scorso e i risultati si sono fatti attendere. Anche adesso è importante continuare a lavorare, l’ho detto tante volte: non eravamo e non ero scarso prima né adesso siamo tutti fenomeni. E’ importante lavorare per fare bene tutte le partite.

PELLEGRINI A ROMA TV

Da quel gol di tacco è cambiata la stagione?
Sicuramente mi ha aiutato, ma come ho detto credo molto nel lavoro. Queste cose servono sempre e mi hanno aiutato mentalmente, ma penso che il fatto di sbloccarci dipende dal lavoro di tutti i giorni. Cerchiamo di capirci, ci sono tanti ragazzi nuovi che stanno facendo bene, penso oggi a Cristante che penso sia stato uno dei migliori.

Ti trovi bene in questo ruolo? Ti rivedi in Perrotta?
Sono contento del ruolo, ho la possibilità di svariare per tutto il campo, mi piace. Faccio un po’ quello che voglio, questo mi fa giocare bene. Mi metto sempre a disposizione del mister e della squadra.

La tua testa in questo momento è libera?
Al di là del ruolo, cerco sempre di fare del mio meglio. Dare una mano alla squadra è importante, se si crea un buco tra me e Edin si creano spazi e gli altri possono approfittarne. È importante anche per i mediani, se non tornano quelli davanti c’è tanto campo da occupare. Sono a disposizione della squadra, dal mio punto di vista lo facciamo veramente tutti.

Prima ti sentivi con troppe responsabilità? Di che tipo?
Non è un discorso riferito alle responsabilità, anzi mi piace averle e in questo nuovo ruolo ne ho anche di più. Mi piace stare al centro dell’azione, cerco di essere nel vivo del gioco. Probabilmente era un discorso di ruolo o qualcosa che non girava con la squadra, io conosco bene il modo di giocare del mister e per farlo bisogna lavorare tutti assieme. Con tanti ragazzi nuovi che volevano imparare non era semplice, schierati così sembriamo più spigliati e ci piace muoverci. Ci troviamo bene, ma così come anche col 4-3-3. Avevo bisogno di qualcosa per sbloccarmi.

Domenica da affrontare come una finale…
Assolutamente, bisogna portare a casa i 3 punti che sono fondamentali in questo momento.

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