Pellegrini d’attacco a Istanbul: «Per noi è come una finale»

Avrebbe preferito non doversi giocare la qualificazione proprio in questa partita, ma tra errori arbitrali e leggerezze di squadra, la Roma rischia di compromettere il girone d’Europa League: se perde è di fatto fuori, per passare le servono 4 punti in due gare. «Non dobbiamo pensare al passato, a Istanbul scendiamo in campo per vincere e abbiamo fiducia di riuscirci – alza la voce Fonseca, presentando la gara di stasera contro il Basaksehir (ore 18,55, diretta Sky) – Pensiamo ad attaccare per conquistare i tre punti, senza voltarci indietro. Loro sono una buona squadra in un ottimo momento». Lo stadio Fatih Terim è un gioiellino che contiene poco più di 17 mila spettatori. E i tifosi dell’Istanbul Basaksehir sono talmente poco numerosi che potrebbero aiutarli a sostenere la squadra anche gli ultras delle altre squadre cittadine (Galatasaray, Besiktas e Fenerbahce). Per questo c’è massima allerta intorno all’arrivo dei circa 800 tifosi giallorossi, provenienti dall’Italia, che verranno tenuti isolati dai locali.  A Istanbul Fonseca non ha potuto portare Pastore (botta all’anca) e Florenzi (alle prese con un problema al flessore), mentre ha recuperato Mkhitaryan e Kalinic. Lorenzo Pellegrini ammette: «Questa è per noi una piccola finale che vogliamo assolutamente vincere perché il nostro obiettivo è superare il girone. Le cose si sono complicate, ma non dobbiamo pensarci: solo la vittoria deve essere nei nostri pensieri. Io e Zaniolo siamo il futuro della Roma? Se sarà così, ne saremo onorati». Non è stato convocato Juan Jesus, fuori per scelta tecnica e pronto per essere dato via a gennaio. Lo riporta La Repubblica. 

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