Pellegrini: “A Trigoria siamo a casa. Voglio crescere insieme alla Roma. Fatta un’ottima campagna acquisti, la concorrenza è uno stimolo”

Poco prima della seduta pomeridiana al Tre Fontane, il centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Roma Tv. Queste le sue parole:

Come sono andate le vacanze?
Tutto bene, anche il viaggio di nozze è stato fantastico. Totale relax.

Una volta i calciatori si sposavano giovanissimi…
Non ci ho pensato, quando stai bene con una persona non ti pesa fare nulla, ho trovato la persona giusta e me la godo.

Trigoria che cambia. Tutti hanno detto che questo ritiro è bello…
Sto benissimo, non lo diciamo perché va detto ma perché stiamo bene. Conosciamo tutto alla perfezione, stiamo a casa e bene. Stavamo bene anche in altri posti dove faceva un pochino più fresco ma questo non ci interessa. Stiamo qui per lavorare. El Shaarawy? Lui mi rompe e io sopporto (ride, ndr).

Vi siete presentati in perfetta forma…
Kevin è una macchina da guerra. Abbiamo avuto un po’ più di tempo in vacanza. Dopo 15 giorni ci siamo cominciati a preparare. Quest’anno è stato più semplice a farci trovare bene.

Bilancio della tua prima stagione?
Sono contento, la quantità di partite è stata giusta. Ad inizio anno non tutti si aspettavano che potessi giocare così tanto. Sta a me aumentare la qualità. Siamo tanti ed è più bello così, ci aiuta a crescere ed è bello avere tanta concorrenza.

Il mister ha detto che voleva aggiungere qualità a centrocampo…
Assolutamente, abbiamo fatto degli acquisti importanti. Cristante ha fatto benissimo, Pastore lo conosciamo tutti. Per noi giovani crescere così è più facile. Abbiamo voglia di fare ed imparare, la concorrenza è uno stimolo.

Oggi troverete il pubblico del Tre Fontane. Che sensazioni hai?
Viviamo per questo, quando ci sono i nostri tifosi a guardare siamo i più contenti del mondo. Sono uno stimolo, una carica. Averli anche durante l’allenamento è eccezionale.

E’ lo stadio dello scudetto di Liedholm. Ci sono stati i gol dei centrocampisti, l’anno scorso sono mancati?
Si poteva fare di meglio. Volevo fare qualcosa in più a livello realizzativo e speriamo di fare molto meglio di quei 3 gol segnati. Ogni giocatore gioca per i gol anche se abbiamo anche altro da fare.

Che effetto ti hanno fatto le parole di Monchi su di te?
In chiave Roma fa piacere sentire queste cose. Con lui abbiamo un rapporto bello, ci parliamo, ci vediamo tutti i giorni ed è normale avere questo rapporto. Ti fa sentire importante e per un giocatore è la cosa primaria.

Ha detto anche che resterai molti anni a Roma…
Sono contento che il direttore ha tenuto a puntualizzare questa cosa. Il mio desiderio è quello di stare qui perché altrimenti non sarei qui adesso. Io voglio crescere e sono contento di essere qui e di crescere insieme alla Roma. Voglio rimanere qui.

I centrocampisti fortissimi al Mondiale non ne ho visti. La nazionale?
Ambizione, fare bene in nazionale è una delle cose più belle. Il giocatore cambia club ma non nazionale, che è sempre quella. Fa piacere e uno è contento quando riesce a rappresentare il proprio paese. Ora abbiamo bisogno di lavorare e abbiamo del tempo per farlo. Non bisogna avere fretta e non guardare agli altri, dobbiamo pensare a noi stessi. Uno non deve puntare ad essere migliore di te ma di se stesso.

Ti ha colpito qualcuno dei nuovi?
Mi è piaciuto Kluivert. Calcia molto bene e poi altri li aspettiamo. Cristante lo conosciamo. El Flaco è un grande giocatore. Abbiamo fatto degli ottimi acquisti. Ci dispiace per Radja, ma ci siamo migliorati.

Chi vince il Mondiale?
Ho seguito con dispiacere. Penso che alla fine la Francia sia la squadra che mi ha più impressionato. La Croazia non molla mai, è sempre arrivata ai supplementari. Dico la Francia.

Obiettivi generale della squadra? Rapporto col mister?
Come ho sempre detto ha sempre avuto le idee chiare. Ci aspettiamo tanto l’uno dall’altro, lui più da me ed è normale. C’è un rapporto di stima però ci si aspetta tanto. Di questo sono contento, perché aspettarsi tanto da una persona crea responsabilità.

Il calendario, è necessario evitare qualcuno?
Magari è vero. La tournée ti porta benefici giocando contro grandi squadre. Giocare contro Real è partita vera, anche mentalmente. Sicuramente è un aspetto positivo. Aspetto negativo è che non sei a casa. Il fuso, le ore di volo. Noi dobbiamo lavorare e basta, chi capita capita. Dobbiamo lavorare e vincere.

Soprattutto con le piccole…
Come sempre, dobbiamo limare questa cosa e sono sicuro che lo faremo.

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