Repubblica.it – Le partite al gelo, le tv e quel progetto di Platini…

Michel Platini aveva proposto di giocare i campionati europei non più d’inverno, ma da marzo ad ottobre. “Tu credi – ci disse lo scorso anno – che la gente preferisca andare negli stadi quando ci sono 15 sotto zero o quando fa caldo?”. Non ci sono dubbi: solo che il suo progetto, legato anche ai Mondiali del 2022 in Qatar, è stato subito “impallinato“, e sapete da chi? Da Italia e Spagna. Non ne vogliono sapere di cambiare il calendario: così come la Lega (italiana) di A non ne vuole sapere di scendere da 20 a 18 club, lasciando così un margine di manovra maggiore a chi compila i calendari ed evitando turni infrasettimanali in pieno inverno. L’ondata di gelo ha colpito tutta l’Europa con morti e disagi: il 18 dicembre 2010 in Premier League furono rinviate otto partite ma non c’è stato nessuno scandalo. In Italia tutti strillano e se la pigliano con chi fa i calendari. Gli stessi giornalisti Sky suggeriscono di giocare alle 15. Forse dimenticano che le pay tv (Sky, appunto, e Mediaset Premium) tengono in piedi il calcio, pagando tantissimi soldi, ma vogliono, se possibile, partite tutti i giorni e, ovviamente, le migliori in prima serata. Così come chiede (impone) la Rai per la Coppa Italia: c’è una penale di un milione di euro se la gara non va alle 20,45… Inoltre, nel turno infrasettimanale, come si fa a giocare alle 15 o alle 18? I primi a ribellarsi (è già successo) sarebbero i tifosi. Insomma, è inutile spargere demagogia e soprattutto è inutile che ognuno tiri l’acqua al suo mulino. In futuro sarà la stessa cosa, sperando in un clima più clemente. A meno che i club rinuncino ad un po’ di soldi delle tv: ma non ci pensano nemmeno. Così come i calciatori, caro Tommasi, non accetterebbero di guadagnare di meno. Il sindacato calciatori si lamenta e vorrebbe avere più voce in capitolo nella compilazione dei calendari: ma quando propone di giocare? Non si sa. Giancarlo Abete, n.1 del calcio, invece ne fa un problema globale: stadi in qualche caso obsoleti, potere delle tv, calendario fitto, sosta di Natale lunga, serie A a 20 come le grandi Nazioni europee (Germania esclusa). Giovanni Petrucci ricorda, giustamente, che almeno per 4-5 anni dovremo tenerci questi stadi, sempre che la legge famosa passi alla Camera (fra il disinteresse dei politici). Alla fine Milan-Napoli, prevista per le 20,45 di domenica, verrà spostata alle 15. Così come sabato Roma-Inter. Adriano Galliani è stato presidente della Lega, sa benissimo quali sono i problemi. E le colpe non sono certo di chi compila i calendari…

Diritti tv: c’è anche Cielo oltre a Rai e Mediaset
Domani, ore 12, la Lega di serie A aprirà le buste con le offerte per i diritti del campionato in chiaro (highlights), della radio (unica offerta la Rai, “Tutto il calcio minuto per minuto” è salvo) e di una parte dei diritti del digitale pay. Il cda Rai ha deciso che farà la sua offerta, al ribasso, per i diritti del campionato: molto meno dei 25 milioni a stagione che chiedeva la Lega. Ma ci sono due incognite: che farà Mediaset? Inoltre pare che anche Sky, per conto di Cielo (digitale “free“), possa fare un’offerta. La Rai deve salvare le sue trasmissioni di spicco come Novantesimo, Domenica Sportiva, eccetera. Altrimenti, apripiti… Cielo.

Osservatorio: “Biglietti più facili e più servizi per i tifosi
Finalmente qualche buona notizia per i tifosi. Come avevamo già rivelato (vedi Spy Calcio del 23 gennaio), è iniziato un percorso che dovrebbe portare, almeno ce lo auguriamo, ad una progressiva cancellazione della tessera del tifoso (come è adesso) e a novità importanti per i chi, i tifosi appunto, tiene in piedi il Gran Circo del calcio. L’obiettivo dell’Osservatorio del Viminale, con il nuovo residente Roberto Sgalla, è quello di semplificare “l’acquisto dei biglietti per lo stadio” e di garantire “più servizi ai tifosi“. Il comunicato infatti spiega: “Preso atto degli ottimi risultati raggiunti nella sicurezza delle manifestazioni sportive, l’organismo collegiale (dell’Osservatorio) ha deliberato una serie di misure che aprono un percorso di semplificazione nell’acquisto dei biglietti e di accessibilità negli stadi. Il primo intervento, recentemente richiesto dalla Lega di serie A – e già approvato – riguarda un “carnet elettronico di biglietti” che le società sportive, nell’ambito della propria autonomia di impresa, potranno adottare a partire da subito e sino alla fine di questo campionato. Il carnet, in altre parole un gruppo di biglietti caricati su una card elettronica, rispetta pienamente le normative di sicurezza, ha carattere sperimentale, riguarda le sole partite casalinghe e risponde all’esigenza di favorire al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i processi di inclusività negli stadi delle tifoserie sane, voluti dal Ministro dell’Interno Cancellieri“. Via libera quindi ad un’iniziativa studiata dalla Roma e che “bypassa” il problema della tessera del tifoso. L’Osservatorio, inoltre, “ha approvato il fac-simile a cui le società sportive dovranno conformarsi, ha raccomandato alle stesse di adottare misure organizzative che facilitino i tifosi nell’adozione di tale strumento, secondo logiche di servizi e non solo di mera attività commerciale“. È stato inoltre costituito “un gruppo di lavoro ristretto che, per la prossima riunione, presenterà il pacchetto di misure di semplificazione per l’acquisto dei biglietti, in particolare per i minori, e per l’uso della tessera del tifoso“. Finalmente (lo ripeto). Sono successe, anche di recente, cose ridicole (vedi il bambino di 5 anni senza documenti…). Caduto il governo Maroni, ora si guarda con meno repressione al tifo. E’ arrivato il momento della svolta: i tifosi facciano sentire la loro voce.

Ecco perché Luis Enrique non legge i giornalisti italiani
Luis Enrique, il tecnico della Roma, che qualcuno ha battezzato “Zichichi” perché si sente uno scienziato, ha assicurato che lui non legge mai i giornali italiani. Male: scoprirebbe che la sua Roma sperimentale ha 7 punti in meno dell’anno scorso (e una gara da recuperare, a Catania, chiusa sotto il diluvio sull’1-1), è stata eliminata dall’Europa League ai playoff, è fuori dalla Coppa Italia, e in campionato, al momento, è a dieci punti dalla zona Champions. Se leggesse i giornali italiani, scoprirebbe anche che la Roma può contare su una tifoseria eccezionale, che sinora ha fatto tantissimi sacrifici (economici) aspettando che la squadra “esplodesse“. Per carità, il progetto del mister spagnolo, che si atteggia un po’ troppo a Mourinho senza esserlo, richiede tempo, ma la pazienza dei tifosi della Roma non è infinita. E sabato c’è l’Inter, una rivale storica. Lo sa mister Luis?

Credito Sportivo: Chimenti vuole Carraro presidente
La banca dello sport, il Credito Sportivo, vive un momento particolarmente difficile: dopo la presidenza di Andrea Cardinaletti, fra i candidati alla Lega di A, ora ci sono due messi commissari scelti da Bankitalia. Il Coni ha espresso la sua contrarietà per il commissariamento e, in occasione del consiglio nazionale, il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, è intervenuto, proponendo il nome di Franco Carraro per la presidenza. Subito si è associato Giovanni Petrucci. Carraro fra due mesi scade come commissario Fisi, è un dirigente esperto di problemi sportivi e bancari (e anche un appassionato golfista).

Repubblica.it – Fulvio Bianchi

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