Parte la jv Parnasi-Pizzarotti. Arrivato l’ok da Aareal Bank anche per la ristrutturazione del debito

Luca Parnasi

Milano Finanza (A.Montanari) – Ci sono voluti ben due anni per definire l’accordo, ma ora pare che tutto si sia concluso nel migliore dei modi. Il gruppo immobiliare Parsitalia, che fa capo a Luca Parnasi (la società di famiglia è attiva sul mercato da oltre 40 anni), ha trattato con gli istituti di credito, esposti complessivamente per oltre 400 milioni (l’ultimo dato al momento disponibile, quello relativo all’esercizio 2013, indicava un indebitamento di 447,6 milioni), per arrivare alla ristrutturazione del debito stesso passando all’articolo 67 della legge fallimentare. E, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti finanziari da MF-Milano Finanza, proprio ieri mattina sarebbe arrivato l’ultimo fondamentale tassello: il via libera alla definizione dell’intesa da parte di Aareal Bank, l’istituto a capo del pool di banche creditrici, tra le quali figuravano anche Unicredit e Mps. Un percorso impegnativo che ha visto coinvolto, per conto della Parsitalia di Luca Parnasi, anche l’avvocato Roberto Cappelli. Questo, però, è solo uno degli aspetti del più articolato processo di messa in sicurezza delle attività della società romana. L’altro step è quello industriale. Ed è legato indissolubilmente al via libera sulla ristrutturazione.

Si tratta nello specifico della trattativa, a questo punto più che ben avviata, se non alle battute finali, con il gruppo Pizzarotti di Parma (edilizia, immobiliare, energia e infrastrutture) da 1,1 miliardi di giro d’affari a fine 2014 con un utile di 24,4 milioni e un debito bancario di 488 milioni. L’azienda emiliana fondata nel 1910 e presieduta oggi da Paolo Pizzarotti sarà l’alleato per la costituzione della newco destinata al business del construction management. Una joint venture, quella tra Pizzarotti e Parnasi, che vedrà l’azienda di Parma avere il controllo delle quote azionarie e di fatto il pallino operativo in mano.

La nuova società avrà la gestione delle proprietà sulle quali sorgono le nuovi sedi di Eni e Wind e dovrà realizzare le infrastrutture dell’impianto sportivo di proprietà della Roma, il progetto più importante per Parnasi. Mentre sarà il colosso alberghiero Starwood a prendersi in carico il fondo Upside (gestito da Bnp Paribas) per la parte che riguarda le residenze, il centro direzionale e l’area commerciale di quello che è il progetto Europarco Business Park sempre nella Capitale. Definite queste due partite, decisive dal punto di vista finanziario e industriale, ora l’attenzione dei soggetti coinvolti tornerà a focalizzarsi sul business plan, definito con il sostegno di Goldman Sachs, per la realizzazione del nuovo impianto sportivo del club giallorosso. Il nodo degli oneri accessori richiesti dal Comune di Roma (320 milioni) potrebbe essere superato ora che è arrivato il sostegno del gruppo Pizzarotti. Peccato che ci sia la politica di mezzo. La palla ora è in mano al governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che al momento pare intenzionato a fare melina fino alle prossime elezioni per l’elezione del sindaco.

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