Parnasi resta in cella: «Non si è dissociato dal sistema corrotto»

Lo ha confermato anche la Cassazione: Luca Parnasi resterà in carcere. E’ stato rigettato il ricorso dell’imprenditore romano, che puntava principalmente sull’assenza di motivazioni che giustificassero la custodia cautelare in carcere, cercando di minimizzare molti aspetti dell’inchiesta: dalle dazioni di denaro ai politici all’associazione. Il procuratore generale Perla Lori si è opposta alle istanze della difesa. E il collegio presieduto da Giorgio Fidelbo ha respinto il ricorso, condannando Parnasi al pagamento delle spese. Del resto il gip aveva già spiegato che Parnasi «non risulta aver preso le distanze dal collaudato sistema corruttivo dallo stesso creato». Lo riporta il quotidiano Il Tempo. 

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