Parnasi e la sua rete in 20 verso il processo. «Tangenti per lo stadio»

Per l’operazione “Rinascimentoin 20 rischiano di finire sotto processo per reati che vanno dalla corruzione al traffico di influenze e al finanziamento illecito. Parnasi ha ercato di pilotare le procedure amministrative legate al masterplan, approvato, nell’ambito della conferenza dei servizi, nel febbraio dello scorso anno. Con il costruttore rischiano anche Lanzalone, Palozzi, Civita e Prosperetti. Nel procedimenti principale, come riporta Il Messaggero, a Parnasi si contesta di essere stato a capo di un sodalizio che ha commesso “una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione al fine di ottenere provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del nuovo stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali“. Inoltre è stato accertato che Lanzalone ha svolto attività illecita non solo nel suo ruolo di consulente di fatto del Campidoglio anche da presidente di Acea. “L’asservimento della funzione” si traduceva nel rilascio “di informazioni sulle pratiche amministrative in corso, partecipando alla delibera di conferma di pubblico interesse e all’iter procedurale relativo al Nuovo Stadio della Roma, interessandosi per l’acquisizione di un immobile presso il Business Park dello stadio ove trasferire la sede Acea“.

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