Parnasi: «Date a Lanzalone una “cosa” da 50 mila euro» E Raggi: «Indicò lui il mio dg»

Uomo potente, competente, indispensabile. Sono i nuovi verbali agli atti dell’inchiesta sul giro di affari attorno al nuovo stadio della Roma a descrivere il ruolo dell’avvocato Lanzalone. «Sponda» per il gruppo Parnasi a cui affidarsi in ogni circostanza. E «coinvolto in vari dossier» agli occhi del sindaco Virginia Raggi che a verbale ammette, «dopo avere letto la stampa», che l’avvocato di Bogliasco la consigliò anche nella scelta di importanti cariche di vertice al Campidoglio. Luca Caporilli, collaboratore del gruppo Parnasi e considerato gola profonda dell’inchiesta, scarcerato ieri, è molto chiaro nel definire l’avvocato la «sponda del gruppo» per l’affare stadio, quello a cui riferirsi in ogni circostanza. In cambio, spiega, gli era stata promessa una consulenza che non teme di definire «inutile». Come riporta Il Messaggero, il costruttore, Parnasi, la vede diversamente. Oltre alle tre consulenze contestate al momento degli arresti, si spende per far avere all’avvocato altri incarichi. Convocata in procura per la seconda volta in quattro giorni, la sindaca Raggi è costretta a fare alcune ammissioni. Fu lei, dice, a presentare Lanzalone ai vertici della Roma, come «rappresentante delle esigenze del Comune»: «Fu lui a prospettarmi la nomina di Giampaoletti come dg del Comune e di Serini all’Ipa (la cassa di previdenza dei dipendenti del Campidoglio ndr). Rivedendo gli articoli di stampa questi giorni mi è venuto in mente che si è occupato anche di altri dossier, abbiamo parlato di Atac». Spiegazioni che potrebbero aprire nuovi filoni di indagine, a partire dalla consulenza per la Multiservizi. Ieri, il gip ha anche deciso di scarcerare l’ex assessore della Regione Lazio, Michele Civita, e mandare ai domiciliari lo stesso Caporilli.

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