Parma, D’Aversa: “Il rammarico è il gol su calcio piazzato, c’è dispiacere. Potevamo concretizzare la prima occasione. Non c’è stata la reazione, dopo lo svantaggio ci siamo sciolti” – VIDEO

Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, al termine della gara contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

D’AVERSA IN CONFERENZA STAMPA

Buon primo tempo e poi quell’angolo…
Buon primo tempo e anche buon inizio del secondo nei quali la squadra ha interpretato bene la partita contro una squadra di valore. Se poi non si sfrutta l’occasione più clamorosa per passare in vantaggio diventa difficile far risultato contro queste squadre. Resta il rammarico di aver subìto gol su situazioni di calcio d’angolo, dove sapevamo dei centimetri di questa squadra. Ci siamo allungati e la partita è finita lì.

Ti chiederai perché nel secondo tempo il Parma ha difficoltà a portare a casa dei punti…
Tieni la partita in equilibrio per un’ora, prendi gol da calcio d’angolo e qualcosa devi concedere. Strutturalmente prima o poi qualcosa devi concedere. Alves e Bastoni potevano a livello di centimetri competere sulle palle alte, non posso stare a colpevolizzare chi va a marcare giocatori che hanno 20-30 centimetri di differenza. Siamo passati in svantaggio su palla inattiva, fino al sessantesimo non c’erano state palle gol clamorose con una squadra forte come la Roma. Il calcio non è cosi facile. Quando vai sotto contro una squadra così di gamba fai fatica a portare a casa il risultato. Avevamo solo un attaccante.

In avanti attacco leggero. Come mai?
Quando si prepara una partita si pensa a tutte le situazioni che possono accadere. Se avessi fatto partire Ceravolo dall’inizio, trovandoci sotto non avevo nessun centravanti da inserire come invece ho potuto fare. Ho cercato di sfruttare le caratteristiche dei giocatori di gamba, Biabiany e Gervinho, con Siligardi tra le linee, sapendo che la Roma è brava a portarti subito pressione, magari concedendo qualcosa a livello di campo aperto. C’è stata una situazione clamorosa che non siamo stati bravi a sfruttare ma ci sono state anche altre possibilità in cui stiamo per cercare di creare quelle situazioni e siamo stati sporchi nel passaggio in verticale.

La mancanza di Scozzarella si è sentita parecchio…
Inutile stare a parlare degli assenti. Regalare per quanto riguarda la nostra rosa gente come Inglese e Scozzarella ti porta a perdere qualcosa. Stulac ha caratteristiche diverse, è molto più bravo in fase difensiva, ha fatto un ottimo lavoro. La situazione per andare in vantaggio ce l’abbiamo avuta. Poi devi esser bravo a portare a casa gli episodi, da tre partite in casa abbiamo la possibilità di passare in vantaggio e non ci siamo riusciti. Dobbiamo pensare a questo e non agli assenti. Poi siamo sempre stati abituati a lavorare con gli assenti.

Può esserci stato un momento di appagamento dopo la vittoria con la Fiorentina?
Per 60 minuti la partita è stata interpretata nella giusta maniera con la giusta cattiveria. Dopo il gol subìto subentra la problematica che di fronte ti ritrovi una squadra forte come la Roma e devi ribaltare il risultato e la problematica l’abbiamo quasi sempre avuta. A parte la gara contro il Genoa, bisogna considerare i valori delle squadre, non basta avere voglia di andare a ribaltare la partita, avere la giusta forza mentale e la personalità, che forse oggi in quei frangenti ci sono mancate contro una squadra forte come la Roma, che quando passa in vantaggio, ci sono più spazi e diventa semplicemente devastante.

Qual è l’immagine più bella del 2018?
Un po’ tutto, al momento c’è la rabbia di non aver regalato ai tifosi un risultato positivo dentro casa nell’ultima gara dell’anno. Come detto ieri in conferenza stampa, questi ragazzi nel 2018 hanno fatto qualcosa di straordinario, quello che dobbiamo fare adesso è non sentirsi appagati, godersi le vacanze e tornare belli carichi perché la A nasconde insidie allucinanti. Quello che dobbiamo fare è rientrare belli carichi, consapevoli che per raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza c’è da intervenire e continuare a lavorare.

Quello difensivo può essere l’unico modo di far calcio del Parma?
Oggi sinceramente mancando un centravanti di ruolo è normale interpretarla in questo modo. Vedi la Roma che, a differenza nostra, nei momenti di difficoltà, dava palla a Dzeko. Per quanto riguarda tutta la stagione ormai c’è stata affibbiata questa etichetta perché in Italia ci piace etichettare. Non mi pare che con la Juventus, con il Torino e in altre gare abbiamo giocato di ripartenze. Ma D’Aversa ha l’etichetta del catenacciaro, gli altri quella del bel calcio. Io parlo per me, penso di interpretare le gare in base ai ragazzi che ho e alle loro forze. E se si pensa che a una settimana dall’inizio del campionato non si sapeva se avessimo giocato in A o in B, con tutte le difficoltà che ne sono derivate anche sul mercato, avere oggi 25 punti vuol dire che il nostro calcio è bellissimo. Il Sassuolo con la Roma se l’è giocata a viso aperto? Vi chiedo quanti giocatori del Sassuolo l’anno scorso facevano la Serie B?

Non t’abbiamo mai visto così arrabbiato dopo una sconfitta…
Perché ci tenevamo a portare a casa un risultato positivo, noi non abbiamo un rapporto bello con la sconfitta. Viviamo per cercare di fare risultato e per quanto fatto oggi i ragazzi avrebbero meritato ben altro risultato. Il rammarico ci deve essere, abbiamo perso la partita su un calcio d’angolo. Deve rimanerci dentro la soddisfazione per quello che si è fatto, ma non si può essere contenti di aver perso contro la Roma per il modo in cui si è perso.

Più punti in trasferta che in casa. Vi esprimete meglio lontani dal Tardini?
I numeri in questo momento dicono questo. Nelle ultime tre partite pesano molto le mancate vittorie, anche se con Chievo e Roma non abbiam sfruttato grandi occasioni mentre a Firenze è stato il contrario.

Inglese? Una settimana non semplice…
Contro la Fiorentina già nell’intervallo si pensava a sostituirlo. E’ stato bravo a stringere i denti facendo anche meglio nella ripresa. Poi è rimasto fermo per un problema all’adduttore nel giorno defaticante, poi nuovamente lo stesso problema più l’influenza. Quindi non l’ho convocato ma oggi era in tribuna: l’influenza per fortuna non era così grave.

D’AVERSA A DAZN

60 minuti perfetti, poi dopo il gol un’altra partita…
Finché tieni il risultato in bilico c’è stata la forza di concedere poco. Il rammarico è il gol su calcio piazzato, c’è dispiacere. Potevamo concretizzare la prima occasione, c’è rammarico. Dopo il gol ci siamo sciolti e non c’è stata la reazione.

Inglese è fondamentale, si è sentita la sua assenza?
E’ troppo importante per noi, poi si valutano le alternative. Abbiamo messo Gervinho davanti, Biabiany sulla fascia e Siligardi tra le linee. Quando incontri la Roma, che ha una potenza enorme, è difficile portare a casa il risultato, specialmente per le potenzialità che hanno da palla inattiva.

Che si aspetta dal mercato?
Siamo in difficoltà numericamente, la società già sa dove intervenire.

Il suo 2018?
L’obiettivo era far risultato anche oggi, peccato perché volevamo dare un risultato ai tifosi, che devono essere orgogliosi dei ragazzi perché lottano sempre. Il rammarico di oggi è solo per il calcio d’angolo, per il resto non possiamo rimproverarci nulla.

D’AVERSA A RADIO RAI

Commento sulla gara?
Per un’ora la gara è stata equilibrata, l’occasione più ghiotta è stata la nostra con Siligardi. Siamo stati bravi a costruire quella manovra, meno a sfruttarla. Quando contro queste squadre non sfrutti gli episodi, poi diventa difficile.

Inglese?
Il forfait all’ultimo ci ha creato qualche problema, avevo solo Ceravolo a disposizione e ho preferito tenerlo per aggiungere peso nella ripresa. Non mi sento di colpevolizzare i calciatori dopo questo ko.

Voto a questo 2018?
E’ stato comunque un grande 2018, è giusto che ora stacchino un po’ la spina dopo una grande annata. Il campionato di Serie A è particolare, guai ad abbassare la guardia.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti