Parla Casasola: «Il mio sogno giallorosso»

Corriere Dello Sport (F.Guerrieri) – C’è una Roma che cresce lontano da Trigoria. Giovani di qualità, come Tiago Casasola, classe ‘95, difensore del Trapani che Calori ha spostato terzino destro: «Per me è una stagione molto positiva – racconta l’argentino – posso fare tutti i ruoli in difesa, anche se è la prima volta che gioco in questa posizione». La prima ma non l’ultima, visto che ha già fatto due gol e un assist. Testa al Trapani con un occhio alla Roma: «Mi sembra una squadra forte, è sempre seconda dietro la Juventus. Peccato abbia perso il derby, so che i tifosi ci tengono». Contatti diretti con un altro argentino: «Conosco Paredes con il quale mi sono incrociato al Boca. Quando siamo in Argentina ci vediamo spesso». Tutti e due tifosi Boca, come un altro giallorosso: «Sì lo so, anche De Rossi. Quando vuole lo porto alla Bombonera». Lui che da quelle parti c’è cresciuto: «A 17 anni in ritiro con Riquelme e Carlos Bianchi, un’esperienza bellissima. Roman è il giocatore più forte che ho visto in vita mia». Poi la parentesi al Fulham e l’arrivo alla Roma: «Sabatini mi seguiva da quando avevo 16 anni, appena ha saputo che volevo partire mi ha chiamato: abbiamo fatto tutto in ventiquattr’ore». E se dovesse essere richiamato? «Prima voglio salvare il Trapani, poi chissà, la possibilità c’è. Il mio sogno è tornare alla Roma, mi piacerebbe giocare con Fazio».

ALLA TEVEZ – Il presente però si chiama Trapani: «Mancano sette gare, la strada è lunga e difficile, ma continuiamo così». Con Tiago terzino destro e la 32 sulle spalle: «E’ in onore di Tevez, sarebbe un sogno giocare con lui». Intanto si concentra a marcare gli attaccanti di Serie B: «Il più forte è Pazzini, ma mi piace anche Lasagna». Capitolo nazionale, campione sudamericano Sub 20 in Uruguay davanti a 65mila tifosi avversari: «Sentire la pressione mi carica». E arriva anche il premio: «Sono andato nel ritiro dell’Argentina per il Mondiale 2014. Ho marcato Higuain, Aguero e Messi, ma dovevo stare attento a non entrare forte». Prendere e portare a casa, da mettere nel cassetto dell’esperienza. Come questa stagione a Trapani, aspettando una chiamata dalla Roma.

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