Continuano le polemiche a distanza tra l’ex responsabile dell’area tecnica Christian Panucci e il presidente del Palermo Maurizio Zamparini.
“Sono andato al Palermo per fare il mio lavoro, credo che lo spogliatoio e l’allenatore l’abbiano visto. In questo periodo mi sarei dovuto occupare di mercato, ma se il presidente ti chiama e ti dice che ha comprato un calciatore e tu non ne sai niente allora vuol dire che non c’è alcun rispetto dei ruoli e delle regole, così non si può andare avanti. Il capo osservatore è partito per il Sudamerica senza sapere cosa serviva alla squadra. Non c’è programmazione” – l’ex difensore della Roma, racconta il motivo delle sue recenti dimissioni ai microfoni di Sky Sport 24 -. “Per dignità personale ho preferito lasciare piuttosto che restare lì a fare lo zerbino e a prendere lo stipendio“.
Non si è lasciata attendere la replica di Zamparini attraveso l’ansa: “Panucci dice che sono un padre-padrone? Mi sembra difficile, a Palermo non ci sono mai. Il vero problema è che lui è rimasto ancora un giocatore. Speravo che facesse parte del mio team, ma forse padrone voleva diventarlo lui“.
PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE
