Panchina corta

La rosa che sembrava extralarge adesso offre meno opzioni gradite a Di Francesco. Così ha parlato dopo il successo soffertissimo contro il Bologna: «Forse abbiamo pagato la gara col Porto, a volte da una partita all’altra bisogna cambiare più uomini perché la lucidità mentale può fare la differenza. Stavolta non l’ho fatto per scelta, mi servivano determinati uomini per il 4-3-3, nella convinzione di poter dare continuità avendo sei giorni di recupero dopo la Champions. Sono rimasto sorpreso, eravamo poco brillanti. Ma non ho la palla di vetro». L’ennesimo saliscendi inspiegabile della stagione che conferma un difetto a cui Di Francesco non sa come rimediare. Il turnover poteva essere l’arma per scongiurarlo, ma come dice l’allenatore la «scelta» è stata un’altra. Una Roma che si riscopre più «corta» di quanto pensasse. E deve rincorrere la Champions. Lo riporta Il Tempo.

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