Panatta: “La Roma è un rebus, ma mi fido di Mourinho”

Il Messaggero (A. Sorrentino) – Vacanze a Cortina per Adriano Panatta, Roma è lontana (del resto lui ormai vive a Treviso), ma la Roma è sempre vicina, almeno nei pensieri. E nei dubbi: “Mica lo so ancora che idea mi sono fatto, boh. La squadra è un po’ un mistero…”.

Cosa la rende perplesso? In fondo c’è Mourinho, no? 

A me lui è proprio simpatico. Da sempre. È furbo, è uno avanti. Ha allenato le migliori squadre del mondo, ed è un grande motivatore, cosa che nello sport è fondamentale. Però poi bisogna avere i giocatori. E qua non si capisce ancora bene che squadra verrà fuori. Abbiamo perso Dzeko, e ingaggiato questo ragazzo inglese dicono molto forte, Abraham. Poi speriamo che Zaniolo recuperi bene, e un giorno anche Spinazzola, e aspettiamo pure la crescita di Pellegrini. Di Mourinho bisogna augurarsi che sia motivato come un tempo. Non è andato benissimo di recente, ma non aveva squadre forti come quelle che allenava prima. Poi scusi, alla fine che portiere abbiamo preso, che mi è sfuggito?

 Rui Patricio, quello del Portogallo. 

Ah ho capito chi è, uno esperto, bene. Comunque la Roma è da prime quattro. Favorite Juve e Inter, le solite. Occhio alla Lazio, che è forte e non da oggi, ed è arrivato Sarri.

Nel frattempo è da un anno che la Roma ha un presidente, e nessuno l’ha mai sentito parlare. Che ne pensa? 

Davvero non so nulla di questo Friedkin, impossibile avere notizie. E non so di persone che lo conoscano. Del resto viviamo tempi molto diversi da quando c’erano i Sensi e i Viola, che erano come padri di famiglia. E mica solo a Roma. Perché, i cinesi dell’Inter? O quelli del Milan? Chi sono? Boh. Forse non lo sapremo mai. Poi ci sono questi fondi di investimento, e dietro i fondi ci può essere chiunque.

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti