Pallotta vuole vendere? Oggi no, ma domani…

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La Gazzetta dello Sport (A.Catapano)Goodbye Jim, sul serio? No, calma. Oggi, sarebbe una follia. Domani, potrebbe avere un senso. Anche prima dei vent’anni indicati da Mauro Baldissoni che sembrerebbero spostare assai più in là l’orizzonte della Roma a stelle e strisce, se non fosse che di questi tempi, a queste latitudini e con questi americani, domani, non tra un ventennio, beato chi c’ha un occhio. Per dire che gli uomini d’affari come Pallotta, seppure invaghiti (innamorati forse è troppo) del giocattolo che hanno acquistato, ad un certo punto devono cavarci qualcosa di soldi, e se non ci riescono chiudono bottega e fanno i bagagli, arrivederci e grazie, avanti il prossimo affare.

STAND BY – È in questo passaggio, in realtà una strettoia, che si insinua e si arena (per il momento) l’indiscrezione di Dagospia: Pallotta e soci (soprattutto i soci?) avrebbero conferito ad un proprio rappresentante (un advisor?) l’incarico di vendere il pacchetto azionario con cui controllano la maggioranza della Roma. «Una follia, con me potete stare al sicuro», l’ha bollata Pallotta. In realtà, per l’aria che si respira da un po’, per i sussurri che arrivano ultimamente, la notizia, se confermata, di sconvolgente avrebbe solo lo scarso senso degli affari di questi americani, che hanno già brillato per cattiva organizzazione e poca efficienza, ma rimetterci pure dei soldi non è proprio da loro. A meno che Dagospia non fosse entrato in possesso di un’altra notizia, questa sì davvero sconvolgente: il nuovo stadio non si farà. Progetto abbandonato. Troppa burocrazia ma soprattutto troppi soldi per infrastrutture che non portano ricavi, le famigerate opere pubbliche. Anche qui, è ancora presto: il progetto Tor di Valle, per come è stato concepito, è enorme, forse troppo, anche per gli abili investitori, i ricchi uomini d’affari e le scaltre banche salite a bordo dell’operazione. Ma la partita, assicura chi ne segue da vicino l’andamento, non è persa. È, diciamo, in stand by. Da un po’ e probabilmente ancora per un po’. Finché qualcuno non si stuferà.

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