Una class action contro Pallotta. Gli investitori: “Hanno cercato di spazzare via gli interessi economici dei membri di minoranza”

Le firme per la cessione della Roma erano tanto vicine ed ora, per l’emergenza Coronavirus, sembrano tanto lontane. La pandemia ha rallentato le trattative, come specifica anche il comunicato della Roma, ma spuntano dei retroscena che riguardano il presidente Pallotta. La conferma arriva direttamente dagli Stati Uniti dove dei piccoli investitori, che fanno parte di AS Roma SPV LCC, hanno fatto partire una class action contro il bostoniano colpevole, secondo loro, di volerli estromettere dalla vendita della società. L’accusa è guidata da Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber. “Questo caso riguarda le persone che controllano la gestione quotidiana di una società che cerca di spazzare via gli interessi economici dei membri di minoranza dell’azienda attraverso una transazione nuda e autointeressata. L’impatto di questo cambiamento retroattivo è stato quello di garantire che, se la società fosse stata venduta, gli investitori di minoranza avrebbero ricevuto sostanzialmente meno soldi in cambio dei propri interessi“. L’avvocato dei querelanti, Rishi Bhandari dello studio legale Mandel Bhandari LLP, ha aggiunto: “Gli investitori nell’AS Roma sono impegnati a proteggere le tradizioni e l’integrità della squadra. Si impegnano per il successo a lungo termine del club. Sono profondamente delusi di conoscere un’operazione chiaramente impropria di Jim Pallotta e del comitato per gli investimenti, che ha cercato di spazzare via tutti gli investitori più piccoli e arricchire Pallotta e i suoi soci a loro spese. Portando questa causa alla Corte, gli investitori chiedono di mantenere le promesse contrattuali e gli obblighi legali che hanno giurato di onorare“. Questo è quanto riporta il sito law360.com.

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