Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Qualcosa si muove. L’exploit di Francesco Totti in queste ultime settimane sta creando i presupposti perchè la decisione di Pallotta («andare oltre Totti»), presa qualche settimana fa, possa cambiare. Ieri il direttore generale Mauro Baldissoni ha affrontato nuovamente l’argomento annunciando imminenti novità: «Totti è un giocatore della Roma e lo è ancora, non cambia niente nel dialogo che c’è con il presidente. E’ un discorso aperto tra di loro. Ci avviciniamo a fine stagione e ci sarà presto una comunicazione su ciò che avranno deciso di fare. Non c’è bisogno di fare aggiornamenti quotidiani».
PALLOTTA APPLAUDE – In realtà la situazione sta cambiando in questi ultimi giorni. Totti è stato bravo in campo e anche fuori. Perché il gol più importante lo ha messo a segno con il messaggio all’unione rivolto ai tifosi la scorsa settimana. Un gesto molto apprezzato dai dirigenti. Oggi Alex Zecca, l’uomo di fiducia di Pallotta, rientrerà negli Stati Uniti. In questo periodo è stato a stretto contatto con la squadra, ha parlato con Spalletti e con Totti. Sarà lui a relazionare, nei minimi particolari, le cose positive delle quali è stato protagonista il capitano in questo periodo. Con Zecca anche Baldissoni, che parlerà con il presidente di Totti e non solo di Totti. Ci sarà molto da fare, la strada è lunga e non ci saranno annunci nel giro di pochi giorni. Neppure in occasione del lancio della campagna abbonamenti, previsto per domani. Ma siamo di fronte a un’apertura, rispetto alla chiusura totale di qualche settimana fa. Pallotta a Boston è felice per la vittoria, ma non torna sull’argomento Totti. Ha fatto i complimenti a tutti: «E’ stata una grande vittoria, il merito va a tutta la squadra».
RIBALTATA LA SITUAZIONE – Totti era dato per morto. Un ex. Dalla partita contro il Bologna, dell’11 aprile ha fatto un assist, tre reti e ieri ha dato il via all’azione del gol partita. Non si può dire, dal punto di vista tecnico, che non possa più essere utile alla Roma. Poi il messaggio. E’ uno sgradevole luogo comune quello che circola a Trigoria secondo il quale Francesco pensa ai fatti suoi e poco al bene del gruppo. Con quella presa di posizione ha dimostrato che non è così. Totti vuole il bene della Roma, il suo sogno è poter fare parte, per l’ultima volta, della squadra che il prossimo anno può provare a vincere lo scudetto. Vuole esserci, prima di tutto come tifoso. In questo periodo difficile gli sono stati vicini gli amici più cari e qualcuno gli ha dato consigli illuminati, a cominciare dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Adesso mancano tre partite alla fine del campionato, ma nelle ultime quattro il capitano ha dato una spinta determinante alla squadra per l’accesso alla Champions League. La Roma ha ipotecato il terzo posto e può sperare anche nel secondo, in caso di un mezzo passo falso del Napoli.
AMICO RITROVATO – In questo nuovo scenario di apertura diventa fondamentale anche il rapporto con Spalletti. I due si sono chiariti all’indomani delle tensioni di Bergamo e hanno poi riparlato con grande franchezza in occasione dell’allenamento personalizzato svolto da Totti da solo con Spalletti sabato scorso. Il tecnico ha capito che il capitano può dargli una mano, con i comportamenti giusti, senza privilegi e priorità. La decisione sarà presa la prossima settimana, prima della gara contro il Chievo. E’ giusto che i tifosi sappiano se quella sarà l’ultima partita di Totti con la maglia della Roma. Se così fosse sarebbe celebrato con tutti gli onori. Non c’è mai stata una trattativa economica: finora Pallotta e Totti sono rimasti fermi sulle loro posizioni. I soldi non saranno mai un problema, l’eventuale ingaggio sarebbe molto vicino a quello di dirigente fissato da tempo, vale a dire 600.000 euro. Il capitano è tornato a sperare. E non pensa affatto a organizzare una festa di addio. In ogni caso il prossimo anno sarà ancora calciatore. Con la maglia della Roma o da un’altra parte. Perché la sua storia non è finita.
