Pallotta: “Non toccate il mio Alisson. Ora basta, la Roma non è un supermercato”

Corriere dello Sport (R.Maida) – Ha messo in sicurezza la Roma, la Roma metterà al sicuro lui. Per almeno un altro anno, Alisson Becker non si muoverà da Trigoria a meno che non arrivino offerte che spostino il limite dell’incedibilità oltre un valore ordinario. E’ stato James Pallotta in prima persona a chiedere di trattenere il miglior portiere della Serie A, nonostante la seduzione (per ora nemmeno troppo concreta) del Real Madrid che è disposta a ricoprire di pepite sia la società che il giocatore. E Monchi è pronto a rinnovare il contratto firmato due anni fa, con scadenza già abbastanza lunga (2021) ma con un ingaggio inferiore a quello di quasi tutti i compagni di squadra: solo il turco Cengiz Ünder, che peraltro piace al Barcellona, guadagna meno dei suoi 1,5 milioni netti.

L’INTERVENTO – Ieri Pallotta, che la prossima settimana sbarcherà in Europa per assistere alla doppia sfida di Champions contro il Barcellona, ne ha parlato alla solita radio statunitense, Sirius Xm: «Sia Alisson che Ünder hanno firmato un contratto di cinque anni, li abbiamo blindati. Sono bravissimi. Di Alisson poi sono particolarmente felice perché sono stato un suo tifoso sin dal primo giorno. E adesso sta mostrando il suo valore. Si dicono sempre le stesse cose, che la Roma venda i giocatori, ma noi non siamo un supermercato. Il nostro ds Monchi, con il quale c’è una sintonia totale, ha lavorato bene per sistemare i conti nell’ottica del fair play finanziario. Magari non si aspettava che fosse così difficile…». Riferimento al bilancio ereditato dalla gestione Sabatini, con il quale la rottura è stata abbastanza traumatica.

NUMERI – Alisson da parte sua è ben felice di rimanere, se la Roma non gli chiederà il contrario. Sua moglie si trova a meraviglia in città e la figlia della coppia, Helena, è nata in Italia. Dopo un anno molto difficile, in cui giocava soltanto le coppe, ha scoperto un feeling eccellente con Di Francesco e con molti compagni, soprattutto i brasiliani, senza contare il rapporto di fiducia che lo lega a due ex colleghi: il preparatore Savorani e il team manager De Sanctis, che sono sempre prodighi di consigli. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: dopo essere rimasto imbattuto con la maglia del Brasile anche contro la Germania, ha spinto ben oltre il 50 per cento la percentuale di lenzuoli puliti (i cosiddetti clean sheets) della stagione: adesso è a 17 su 37 con la Roma e a 6 su 7 con la Seleçao anche se in un caso, nell’amichevole contro il Giappone, ha giocato soltanto un tempo. Soltanto Ter Stegen e Oblak, aiutati dalle difese di ferro di Barcellona e Atletico, hanno vissuto più giornate tranquille da portieri. Ma nessuno oggi ha l’appeal di Alisson, che la Roma intende proteggere fino a quando sarà possibile.

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