L’intervista integrale di Pallotta: “Non accetto le scuse del Barcellona, a meno che non ci vendano Messi. Alisson? 70 milioni di euro sono tanti. Se si presenta un’occasione per l’attaccante destro la coglieremo” – AUDIO

James Pallotta, Presidente della Roma, è intervenuto in diretta sulla radio statunitense Sirius Xm per chiarire la posizione giallorossa su Malcom e per parlare della prossima stagione della squadra di Di Francesco. Ecco la sua intervista integrale all’emittente:

“Partiamo dal principio. Volete parlare di Malcom? È un ragazzo che seguivamo da circa 3 anni. All’inizio sono usciti diversi dati interessanti dal nostro gruppo di analisi e ci piaceva davvero tanto. Un paio di settimane fa abbiamo cominciato a parlare con loro e abbiamo visto che era disponibile. Stava parlando anche con un altro paio di squadre, ma lui voleva assolutamente andare di più in un club che giocasse la Champions League. Avevamo un accordo con lui, senza alcun dubbio al riguardo. Due giorni fa ci aspettavamo che salisse sull’aereo alle 10 di sera, o che arrivasse alle 10, e un po’ di tifosi l’hanno scoperto e sono andati all’aeroporto. Da quello che ne sappiamo, e come funziona per ogni altro accordo nel calcio, o almeno la maggior parte, stava venendo per fare le visite e poi per mettere la firma sul contratto. Nonostante avessimo chiesto di non farlo, poco prima il Bordeaux ha twittato che Malcom sarebbe andato alla Roma, l’hanno anche scritto sul loro sito. Abbiamo ricevuto tantissime email, messaggi e anche conference call con gli agenti che dimostrano che l’affare era chiuso. Poi il ragazzo non sale sull’aereo, il Bordeaux lo ferma e all’improvviso scopriamo che il Barcellona si era inserito nella trattativa, in modo assolutamente non etico e immorale a mio parere. Poi quella sera l’agente dice che sarà a Roma in mattinata. Il Bordeaux ci ha detto che avrebbero firmato l’offerta revisionata,  in cui avevamo aggiunto un altro paio di milioni  e loro hanno detto che avrebbero firmato e Malcom sarebbe salito su un aereo alle due. Non ho dormito molto, e alle 3 di mattina circa mi sono svegliato e ho cominciato a mandare messaggi con Monchi e Baldini (ora Franco è anche nel nostro comitato esecutivo) e altre persone nello staff di Monchi. Monchi era in video conferenza con l’agente in mattinata. L’agente gli dice: “Monchi guarda! Sono vestito di rosso, il ragazzo sta per salire sull’aereo! È ok, è tutto fatto!”. Nel frattempo veniamo a sapere che uno degli agenti – il brasiliano dei quattro agenti – è a Barcellona! Nelle due ore seguenti, il ragazzo non sale sull’aereo e non è più nostro. Se guardate a tutte le cose che sono successe, l’accordo era chiuso. Il mio punto di vista? Il Bordeaux è stato ridicolo, abbiamo già parlato con i legali. Sono abbastanza certo che dovranno rendere conto su questo e che ci saranno dei contenziosi. Stessa cosa vale per gli agenti, o almeno uno di loro. Abbiamo chiesto un parere legale e anche qui ci saranno dei problemi. Per quanto riguarda il Barcellona, sembra  che negli ultimi anni stiano facendo cose che non dovrebbero essere fatte da un club con la reputazione che il Barça intende avere. Sapevano che l’accordo era chiuso, e infatti ieri si sono scusati con noi su come hanno agito. Io non accetto affatto le scuse. Potrei farlo in due casi: ci ridanno il calciatore – e questo non succederà -, oppure, come segno di pace, potrebbero almeno mandarci Messi!”.

E’ l’unico modo per averlo alla Roma?
Potrebbe (ride, ndr).

Malcom è uno dei più grandi talenti e cercato da tutte le grandi squadre…
Malcom voleva venire da noi, tanti degli altri club di cui si è parlato non stavano parlando con i suoi agenti. E’ stato protagonista di un’ottima stagione, ma alla fine erano poche le squadre che parlavano davvero con lui, ne sono certo. Da quello che sappiamo c’erano Everton e Leicester, con gli altri club non c’era alcun tipo di contatto formale. Abbiamo anche mandato Balzaretti, che come sapete lavora con noi, per parlare con il ragazzo. L’accordo era completamente chiuso, avevamo anche concordato una clausola di rescissione di 120 milioni di dollari (103 milioni di euro, ndr). Gli agenti hanno insistito affinché la mettessimo e noi abbiamo detto ‘Ok, 120 milioni di dollari per noi vanno bene’. Volevamo che il ragazzo stesse qui per tanto tempo, ma se qualcuno fosse venuto tra un paio d’anni con 120 milioni di dollari sarebbe stato ok. Questo è stato il succo dell’accordo, tutti gli altri club di cui si parla non erano a quel punto. E comunque sia, Non è per sembrare acido, non ho alcun problema a trattare per un giocatore contro Inter o Bayern Monaco o qualsiasi altro club. È così che funziona. Ma alla fine, quando un accordo è completamente chiuso… Alcune persone dicono “Ma non era firmato formalmente”. Questa è una stronzata, sappiamo tutti come funziona: il ragazzo viene per le visite mediche e poi arriva la firma. Quell’affare era chiuso, gli altri club sapevano di non dover venire a fare quello che ha fatto il Barcellona. Il Bordeaux non avrebbe mai dovuto fare quello che ha fatto. Credo sia illegale, o almeno immorale e non etico. Da quello che so – e non ho i dettagli perché non trattavo direttamente con gli agenti, ma lo faceva Monchi che è uno dei primi al mondo – e secondo me il migliore – e me lo ha mostrato nei primi 15 mesi di lavoro. Prima dell’affare Malcom, Monchi ha sistemato Nainggolan all’Inter, ha preso Pastore, Marcano, Kluivert, Coric. Se guardiamo i giocatori presi sulla carta ci siamo rinforzati. Siamo sicuri che Monchi abbia la capacità di parlare coi giocatori e convincerli di venire alla Roma.

Gli agenti di Malcom erano quattro…
Da quello che sappiamo erano quattro, tre italiani e uno brasiliano. Uno di loro era quello che sembrava essere il problema principale. Il Bordeaux era d’accordo, poi sono tornati per dirci che non avevano firmato quello su cui avevamo concordato. Hanno scritto sul loro sito che sarebbe venuto a Roma, lo hanno anche twittato. Ora non c’è più niente, hanno cancellato il tweet, ma era lì. Noi gli abbiamo detto che avremmo preferito non farlo perché siamo quotati in Borsa, ma volevano andare avanti e alla fine l’hanno fatto. L’hanno fatto perché pensavano ‘Ok, se andiamo avanti e la mettiamo così forse il Barcellona saprà che dovrà fare immediatamente qualcosa?’ C’è stata collusione? Non lo so, non sembrava così finché non si è chiusa la vicenda”.

La cessione di Nainggolan…
Abbiamo fatto delle valutazioni, lo stile di vita, l’età. Io non conosco tutta la vicenda ma Di Francesco lo allenava e ha detto che era arrivato il momento di cederlo. Spalletti lo conosce ed è venuto da noi, avevamo entrambi da sistemare la questione legata al fair play finanziario. Abbiamo preso Pastore ed era quello di cui avevamo bisogno, è leggermente più giovane ed è un grande giocatore. Penso che sia un giocatore che migliori i passaggi al centrocampo e quando guardo chi abbiamo in attacco, come Dzeko e Schick che ora è in forma, Kluivert – che se guardate a quello che fa, sembra Allen Iverson ma con la palla tra i piedi – El Shaarawy, Perotti e Under, che ha fatto una buona seconda parte di stagione l’anno scorso. Se questi sei davanti stanno bene, dobbiamo dargli la palla e metterli in buona posizione per farli segnare. Non abbiamo segnato tanti gol l’anno scorso rispetto a tutto talento che abbiamo in attacco. Abbiamo segnato una ventina di gol in meno rispetto alla stagione precedente. Avevamo bisogno di qualcuno che distribuisse bene la palla – e ne abbiamo comprato qualcuno quest’anno – ai talenti che abbiamo davanti. Ecco perché abbiamo preso Cristante, Coric, e abbiamo ancora un po’ di cose che stiamo facendo. Passando alla fascia sinistra, c’è Luca Pellegrini, che credo sia un giovane di grande talento. A destra c’è Karsdorp, che ora sta bene. L’anno scorso abbiamo avuto qualche problema su quella fascia, ci aspettavamo che giocasse lui, ma è stato fuori per tutta la stagione.
La cessione di Alisson…
Dai, siamo seri. Lui è fantastico. Ci ho parlato il giorno in cui è partito, gli ho augurato buona fortuna e grande successo, a parte concederci 5 o 6 gol nel caso in cui dovessimo giocare contro… Ha detto che non può, ma possiamo ancora lavorarci su (ride, ndr). Settanta milioni sono tanti. Ora abbiamo preso un portiere veramente bravo, Olsen, che credo che sia molto sottovalutato. Monchi stesso è stato un portiere, quindi sa bene chi ha talento in quel ruolo. Abbiamo preso Marcano, abbiamo Karsdorp, Luca Pellegrini e stiamo provando a rinforzare anche la difesa dandogli maggiore capacità di cominciare l’azione da dietro, abbiamo avuto qualche problema l’anno scorso. Mentre a centrocampo abbiamo avuto qualche problema nel distribuire il pallone. Abbiamo trovato un altro buon portiere, che pensiamo sarà molto bravo. Quei soldi ci danno la possibilità di andare a rinforzare un altro paio di ruoli che pensiamo possano aiutarci quest’anno o nel futuro. Lo stiamo facendo ora. Io, Monchi e Baldini abbiamo parlato per più di un’ora ieri sera su un paio di giocatori in diversi ruoli. Ad esempio non pensavamo di dover andare a prendere un’ala destra. Con Malcom si era presentato l’opportunità, è un’ala destra mancina. Non ci siamo seduti e abbiamo detto: dobbiamo prendere un’ala destra. Ora penseremo a un paio di ruoli dove pensiamo di poterci rinforzare, ecco a dove porta la vicenda Alisson. Abbiamo sistemato le vicende del fair play finanziario. Se puoi prendere tre bravissimi giocatori con i soldi fatti per aver venduto un bravissimo portiere… c’era poco da pensarci.
Il Barcellona si è vendicato per quel 3-0 in Champions League?
Non credo. La vittoria col Barcellona ci ha aiutato, è stata una di quelle partite che accade poche volte, sei sotto 4-1 e poi giochi la gara perfetta e vinci 3 a 0… Non smetterò di fare affari col Barcellona. Sono un club molto più grande di noi. Ci saranno cose interessanti nei prossimi anni, probabilmente anche prima. Sono un grande club che non ha bisogno di fare cose come quelle. Semplicemente non è stato giusto. Per qualsiasi motivo l’abbiano fatto, noi non siamo affatto felici e pensiamo non sia etico agire così.
Manca un attaccante destro?
Non sono preoccupato per il ruolo di attaccante esterno destro. Abbiamo Under, Perotti può giocare lì, El Shaarawy pure. Se si presenta un’occasione, se pensiamo di trovarci davanti un grande talento, lo faremo. Una delle cose che Monchi e la sua squadra ha portato è quest’occhio ai giovani, anche dalle nostre giovanili. Dopo quest’anno e il programma delle nostre giovanili siamo davvero felici dei nostri giovani calciatori. Oltre a questo, abbiamo una strategia molto dettagliata: portiamo dentro talenti di 18-19-20 anni che pensiamo possano essere grandi giocatori per la Roma, Monchi si è circondato di tante bravissime persone. Stiamo facendo il possibile. Abbiamo ricostruito Trigoria e l’abbiamo migliorata. Vogliamo che tutto sia di prima classe. Vogliamo che i calciatori vengano a Roma e si godano l’esperienza, così magari restano con noi per tanto tempo se vogliamo che restino. Non è facile nel calcio.
Malcom troverà spazio al Barcellona?
Questo è un altro fattore, ti ringrazio per averne parlato. Non abbiamo potuto credere al fatto che lui sia andato lì a questo punto della sua carriera. Messi può giocare lì a destra, ma anche se non fosse così, non credo che giocherà tanto. Avrebbe subito cominciato da titolare sulla nostra fascia destra? Assolutamente no, Under è un ragazzo talentoso che ha fatto soltanto un anno in un grande campionato e sta migliorando sempre di più. Abbiamo una coppia di giocatori forti per ogni posizione perciò devono lottare per giocare. Alla fine Malcom è un ragazzo giovane, non so se un agente lo abbia spinto a scegliere il Barcellona ora, ma alla fine ci siamo detti che se sta prendendo questa decisione ora, forse ci siamo un po’ sbagliati sul suo conto. La cosa sorprendente, che non ha alcun senso – forse l’agente è un deficiente – è che avevano una clausola rescissoria da 120 milioni di dollari! Non capisco questa cosa. Il Barcellona è uno dei club che avrebbero potuto pagare questi 120 milioni.
Al Milan, è successo quello che avevi previsto…
Ho pensato la cosa più ovvia che è venuta da un’esperienza di 35 anni. Ho parlato con Singer (fondo Elliott, ndr) e quello che sta cercando di fare è riportare il Milan ai suoi livelli, sta facendo molti cambiamenti e abbiamo avuto alcune conversazioni sulla Serie A e altre cose. Lavoreremo fianco a fianco per il bene del campionato. Lui può “rubarmi” sei anni di errori, un sacco di tempo in cose come di chi ti devi fidare e in che modo e come fare cose di questo tipo. Il Milan dovrebbe lavorare con noi e altre squadre per cercare di riportare la Serie A ad un livello migliore. L’arrivo di Ronaldo aiuterà il campionato ed è impressionante sia andato alla Juve. Credo che aiuterà il campionato a migliorare in termini di gioco. Il nostro è davvero un campionato difficile, ci sono squadre come Atalanta e Cagliari contro cui è difficile strappare un pareggio, guardo la Liga ogni tanto e penso che ci sono una manciata di squadre che non vincerebbero una partita in Serie A. Ci sono squadre da noi che ti fanno sudare sperando di vincere la partita e a volte ti ritrovi a pensare che aver pareggiato è stata una gran cosa. Non è facile davvero e poi c’è un numero di squadre solide come Napoli, Juventus, Inter, anche la Fiorentina sta migliorando, la Sampdoria, non è facile giocarci. E’ un campionato davvero difficile. Quello che posso dire del Milan è che spero di poter collaborare per il campionato.

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