Pallotta: “Non sono contento della stagione in corso, potevamo essere secondi. Alla Roma serve lo stadio per competere ad alti livelli. Zaniolo e Pellegrini i nostri futuri leader. Vorrei 22 Kolarov”

James Pallotta, presidente della Roma, ha parlato ai microfoni di Sirius XM a proposito del momento giallorosso. Queste le sue parole:

Roma-Porto…
Quella di ieri è stata una bella sfida, in cui loro purtroppo sono riusciti a far gol su una palla fortunata che nemmeno saprei definire, ma hanno segnato quando nessuno se lo sarebbe aspettato. Credo che abbiamo giocato un’ottima partita, da squadra, creando tante occasioni. Pellegrini ha fatto una grande prestazione, lo stesso vale per Cristante, mi sono piaciuti molto, è stata una bella partita da vedere. Il tutto contro il Porto, che viene da una striscia positiva di 26 partite in tutte le competizioni. Credo che l’ultima volta abbiano perso a ottobre. Sono forti e temibili. Nel girone ha fatto una cosa come sedici punti.

Sulla gara di ritorno…
Non sono sicuro se andrò a vedere il match a Oporto. Cosa penso della regola dei gol in trasferta? Mi piace come funziona e non so se la UEFA vorrà cambiarla, ma a me non dispiace l’idea che un gol segnato lì possa valere di più. Secondo me abbiamo i giusti mezzi per affrontare i nostri avversari. Loro sono un’ottima squadra. Ho preferito giocare la prima gara in casa rispetto a giocarla prima in Portogallo.

Sul Var…
Forse ho rinunciato a capire il VAR (ride, ndr). Non capisco il criterio con cui viene utilizzato, a volte sì e a volte no. A volte è stato anche frustrante. Diverse volte la VAR ci ha fatto male. Prima della pausa invernale ci sono state delle occasioni in cui sarebbe dovuto intervenire, specialmente contro la Fiorentina. Non so quanto alla fine di ogni stagione il bilancio del suo utilizzo sia positivo o negativo, ma non mi voglio soffermare troppo su questo tema.

Sui giovani della Roma…
Non sentiamo il bisogno di vendere i nostri giovani talenti. Ci sono state alcune situazioni sfortunate come quella di Alisson che se ne voleva andare, e lo abbiamo venduto per più di 70 milioni di euro. Poi è arrivato Olsen, un portiere che per me è molto bravo. Gli errori non sono stati sempre suoi, ma più errori in fase difensiva. È veramente un bravo portiere. Nainggolan e Strootman non hanno giocato al meglio delle loro potenzialità per le loro nuove squadre. Tre anni fa ci siamo dati un obiettivo: rendere la Roma una società affascinante per i giovani giocatori che vengono qui. In questo caso non abbiamo ereditato molto quando abbiamo preso il club, ma nei primi anni abbiamo avuto altre priorità. Se sommiamo tutti i punti ottenuti dalle nostre squadre giovanili in questo momento, dall’Under 19 a quelli di 10 anni, siamo in cima a tutta Italia. Sappiamo che abbiamo tanti talenti nel nostro vivaio. Ieri c’erano sette italiani nella formazione titolare e penso che l’ultima volta sia successo con la Juventus circa sei anni fa. Non a caso la nostra squadra Under 17 sta giocando un torneo molto importante a Doha e ora è in semifinale. Abbiamo battuto PSG e Spartak Mosca, con un altro paio di altre vittorie. Quindi possiamo dire che abbiamo giovani talenti molto forti. I nostri sforzi in tal senso saranno ripagati nei prossimi due o tre anni.

La stagione in corso…
Beh, non lo sono. Non sono molto felice, credo che dovremmo essere secondi o terzi. Abbiamo perso per strada dei punti brutti quest’anno, soprattutto negli ultimi minuti dei match. È stato frustrante per me andare in vantaggio 3 a 0 contro l’Atalanta e poi farsi recuperare. Sono una squadra forte. Abbiamo segnato i tre gol nel primo tempo, ma siamo stati un po’ fortunati. Abbiamo giocato bene, ma non abbiamo dominato. Sono forti, e poi abbiamo perso per strada altri punti quest’anno, ma anche se avessimo due terzi di quei punti, ora saremmo molto vicini al secondo posto del Napoli. Sotto questo punto di vista non sono affatto felice. Poi abbiamo avuto diversi infortuni, molti stupidi infortuni muscolari e cose così. Quando siamo una squadra sana, in campo possiamo mettere un buon undici con buone sostituti in panchina, ma ultimamente non siamo stati esattamente l’immagine della salute. Toccando ferro, sono stati infortuni più fastidiosi che pesanti, ma sembra sempre che ci sia qualche problema, in allenamento o in gara. Non riusciamo mai ad avere tutti i giocatori a disposizione nello stesso momento. Bologna, Frosinone… non dò nulla per scontato in questo campionato. Penso che la Serie A, dalla prima all’ultima squadra, sia il campionato più duro in Europa. Lo credo davvero, per me è più complicata della Premier League. Le ultime dieci squadre sono così strategiche e tattiche… E’ diverso. Hanno una strategia, non è così facile. Non dò nulla per scontato in nessun caso. Nelle prossime gare dobbiamo fare il nostro lavoro, sperando di restare sani e finire tra le prime quattro.

L’approvazione dello Stadio…
La sindaca e i suoi collaboratori hanno detto che vogliono cominciare i lavori entro la fine dell’anno. Da parte loro c’è stato tanto entusiasmo su questo tema. Ci sono stati diversi movimenti positivi sotto questo punto di vista, per la convenzione urbanistica ci sono riunioni ogni due giorni. Hanno approvato l’estensione della ferrovia, sono molti soldi. Ci sono tutte queste cose che andranno finite si spera entro la fine di maggio per poi essere approvate. Le cose sembrano muoversi un po’ più velocemente rispetto agli scorsi 7 anni. Però sono un po’ come gli anni dei cani, sembra come se ci stessimo lavorando da 49 anni… (ride, ndr). Ci stiamo arrivando. Una delle questioni su cui dobbiamo ancora lavorare è questa: stiamo provando a comprare i terreni. Abbiamo presentato una lettera di intenti e avevamo un accordo più di due mesi e mezzo fa con Eurnova. Gli amministratori di Eurnova sono ragionevoli, ma abbiamo a che fare con un avvocato irragionevole che continua a chiederci cose sulle quali non troveremo mai un accordo. L’accordo era già stato trovato in precedenza, e se devo essere sincero mi sono stancato dei giornalisti che continuano a farmi domande su questa cosa. Sono molto vicino a dare in pasto ai giornalisti l’indirizzo mail dell’avvocato e il suo numero di telefono così possono contattare lui e chiedergli ogni giorno cosa diavolo sta succedendo. Quando sarà tutto fatto, avremo il pieno controllo del progetto e ci sarà più flessibilità affinché i nostri partner e i nostri collaboratori possano iniziare a lavorare

L’importanza dell’impianto di proprietà…
Lo stadio avrà 54mila posti, e la cosa bella è che sarà la struttura più utilizzata dell’Europa meridionale. Per i concerti, il college football, i rodeo… si faranno tantissime attività in questo stadio. Lo stadio è di proprietà di una holding del’AS Roma, cosa che molte persone non realizzano perché pensano che sia il mio giocattolo. È di proprietà del Club, tutti i ricavi e le entrate che otterremo ci offriranno maggiore solidità e flessibilità finanziaria. Spesso siamo costretti a vendere giocatori per il Financial Fair Play. La gente non lo capisce. È così che funzionano le cose, non è come se dicessi “Voglio sbarazzarmi di questa persona”. Per come funzionano le cose con il Fair Play Finanziario, sei costretto a fare i conti con alcune condizioni ferree dalle quali alcuni club sono riusciti a svincolarsi. Ma per noi non è così.

Il fair play finanziario…
Serve fare qualcosa. E’ frustrante. Ho scritto una lettera alla UEFA chiedendo di avere un dialogo costruttivo su quello che abbiamo visto fare ad altre squadre. Quando guardiamo ad alcune sanzioni o alla scarsità di pene inflitte – il mio punto di vista è “perché mi sto preoccupando del FFP, non è meglio prendere 12 milioni di euro di multa e accettarla?”. Questo è un argomento sul quale abbiamo instaurato un buon dialogo. Tornando allo stadio, molto spazio sarà dedicato all’entertainment. Questo è un punto chiave per i ricavi della Roma. È un pezzo molto importante dello stadio, è come parlare di un Los Angeles Live sotto steroidi, le nostre possibilità di sponsorship sarebbero quattro volte maggiori rispetto alle loro. Il complesso per l’intrattenimento è una parte molto importante per lo stadio. Inizialmente pensavamo di non costruire i campi di allenamento allo stadio, vecchi allenatori volevano restare a Trigoria. Quest’estate durante l’International Champions Cup ero a Dallas e ho visitato i campi di allenamento e, viste le opportunità e i ricavi, ho pensato che avremmo dovuto farlo anche noi. Abbiamo una grandissima tifoseria, vogliono stare vicino alla squadra, e così avrebbero più opportunità di vedere i giocatori, gli allenamenti, i calciatori delle giovanili. Lo stadio è la chiave. In questo senso, lo stadio è la chiave: al 100%. La Roma ha bisogno di avere questo stadio per competere stabilmente tra i top club. Deve averlo. È una questione economica. Nel momento in cui Real Madrid e Barcellona sono sulla soglia di un fatturato da un miliardo, o addirittura di oltrepassarlo, non c’è altro modo per farlo. Puoi provare ad essere il più bravo possibile nell’acquistare calciatori, e questo per un po’ può anche funzionare, ma per rimanere stabili hai bisogno di queste entrate. E’ un dato di fatto. Non capisco cosa intenda Ceferin quando dice che la fase 1 del FFP sia completa, ma ci sono alcune cose che bisogna fare. Tornando alla squadra, sono felice di come i ragazzi hanno cominciato a giocare. Spero che presto siano tutti in forma.

La Serie A…
Credo che il nostro campionato debba migliorare, anche la federazione stessa. Abbiamo fatto qualche passo in avanti ma penso che nessuno di noi sia ancora pienamente soddisfatto. Se si guarda ai livelli raggiunti dalla Bundesliga, dalla Liga e chiaramente dalla Premier League, penso che l’Italia dovrebbe fare lo stesso. Che siano il Bologna o altre squadre, non bisogna dare nulla per scontato nel campionato italiano. Penso che la Serie A sia il campionato più duro d’Europa, dalla prima alla ventesima squadra. Credo davvero che sia difficile quanto la Premier League. Affrontare le squadre dal 10° posto in poi è sempre una sfida strategica e tattica. Non si parte mai con l’idea di segnare quattro o cinque gol, c’è sempre l’aspetto tattico che rende le cose difficili. Non bisogna dare nulla per scontato, da nessun punto di vista. Nelle prossime partite dovremo fare il nostro lavoro. Sperando di essere in buona forma, dobbiamo finire tra le prime quattro.

Il caso Kolarov…
Se devono prendersela con qualcuno, lo facessero con me. Adoro ancora quei “Pallotta torna a casa” e “Pallotta vai a quel paese”. Preferisco che lo facciano a me piuttosto che a persone come Kolarov. Rappresenta senza alcun dubbio un professionista assoluto. Ogni giorno è il primo ad arrivare e praticamente l’ultimo ad andarsene da Trigoria. È un calciatore tosto. Non sta spesso sui social, non beve, gioca al meglio e si allena duramente. Ogni tanto fa qualche errore come capita a tutti noi. E’ meglio quando i tifosi sostengono l’intera squadra. Se vogliono continuare a protestare verso di me perché pensano che io sia uno stronzo andassero avanti, ma con Kolarov… Vorrei avere 22 Kolarov nella mia squadra. È uno di quei giocatori che vuoi assolutamente nella tua squadra. Un’altra cosa che le persone non comprendono è che quando vedi uno come che Kolarov fa un errore, è che diverse volte ha giocato con alcuni infortuni. Se succedesse ad altri giocatori in Europa, moltissimo non scenderebbero in campo. Lui va in campo ed è uno di quelli che non riesce a far uscire. Anche quando è infortunato, non si lamenta e gioca. A volte avevamo bisogno della sua leadership e ha stretto i denti. Non mi piace vedere che se la prendono con una persona come lui. Lo ripeto: vorrei avere 22 o 25 Kolarov in squadra, anche nei Boston Celtics!

Zaniolo e Pellegrini…
Molti dei nostri ragazzi sono sorprendenti sotto il punto di vista della forza mentale, come Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini. Sono ragazzi molto intelligenti, sono maturi ed equilibrati rispetto all’età che anno, molto di più di quanto si immagini. Credo siano calciatori con la stoffa per diventare i futuri leader dell’AS Roma. Kolarov, e questa cosa è vera al 100%, è la persona giusta per spiegare queste cose ai ragazzi. Lui passa molto tempo con questi ragazzi. Parla di Zaniolo e dice che il ragazzo ha un futuro brillante. Gente come Fazio e Kolarov è in grado di trasmettere ai giovani tutta la loro esperienza acquisita in tanti anni di calcio.

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