Pallotta-Garcia, divorzio all’americana

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Leggo (R.Buffoni) – Con l’aria che tira, la trasferta del dg della Roma Baldissoni a Miami per incontrare il presidente Pallotta non poteva avere all’ordine del giorno solo la questione stadio. Il declino inesorabile della squadra, che ha chiuso l’andata al 5° posto (appena un gradino più su di quanto fecero Luis Enrique e Zeman) ad appena +3 dal Sassuolo (che ha una partita in meno), ha messo al centro del confronto la questione Garcia, affrontata da presidente in una conference-call di 4 ore con Sabatini e Zanzi.

È vero che lo sforzo maggiore la proprietà americana l’ha finora prodotto sull’impianto che dovrebbe sorgere a Tor di Valle, ma i risultati del campo sono imprescindibili. Servono a generare – assieme alle plusvalenze del mercato – gli introiti necessari a sostenere l’altissimo tenore di vita giallorosso: 113 milioni lordi di monte ingaggi (il secondo in serie A dopo i 124 della Juve). Perciò Pallotta, nonostante le resistenze di Sabatini soprattutto, vuol togliersi dalla bocca quel senso di «disgusto» accusato dopo Roma-Milan e licenziare Garcia. Spalletti è pronto a tornare. Chissà se riuscirà a portare subito i risultati, certamente riporterà un po’ di entusiasmo in una tifoseria depressa.

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