Palla alla Roma bis: Smalling e i suoi fratellini per conquistare Mourinho

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Un conto è fare dei cambi, un altro è schierare la seconda squadra, concetto che per noi non esiste“. Mourinho mette subito i puntini sulle i, come è giusto che sia dal suo punto di vista, quello di un allenatore che deve tenere sempre la tensione alta in ogni suo giocatore e far sì che nessuno perda qualcosa in voglia e motivazione.

Oggi, però, in casa dello Zorya la Roma farà riposare alcuni giocatori e ad altri darà l’opportunità di mettersi in mostra. Come è logico che sia anche questo, considerando che nelle ultime partite i giallorossi sono sembrati patire un po’ di stanchezza. E proprio nel giorno in cui Spinazzola è tornato a fare qualche lavoro di riabilitazione sui prati di Trigoria (e questa sì che è una bella notizia), Mou ha deciso di lasciare nel quartier generale giallorosso Veretout e Karsdorp, due di quelli che più di tutti hanno bisogno di rifiatare.

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Dobbiamo far riposare qualcuno e dare un’opportunità a qualcun altro che non sta giocando tanto – dice il portoghese – È sempre duro lasciar fuori la gente, i giocatori si allenano e lavorano per giocare. Di una cosa però siamo certi: siamo venuti qui per vincere ancora“.

Ed allora ad avere la chance a cui si riferisce Mou saranno in più di qualcuno. Di sicuro Smalling che deve riprendersi il posto da titolare che nel frattempo è passato a Ibanez (il quale potrebbe “scivolare” a destra, a meno che anche qui Mou non decida di dare spazio a uno tra Reynolds o Tripi). E al suo fianco Kumbulla dovrebbe vincere il ballottaggio con Mancini e trovare per la prima volta in questa stagione una maglia da titolare. Per lui, in caso, sarà una partita importante, per dimostrare a Mou di poterci stare.

Stesso identico discorso per la coppia di mediani, che come contro il Cska Sofia dovrebbe essere composta da Villar e Diawara. Davanti, invece, spazio a Shomurodov, uno di quelli che vive a metà tra i titolari e le riserve ma che – di certo – è molto più titolare di El Shaarawy e Perez. Loro due dovrebbero andare ad orchestrare sugli esterni, per rubare spazio e minuti ai due titolari (Mkhitaryan, che in Ucraina ci ha giocato 4 stagioni), e Zaniolo). Infine Calafiori, che qualche opportunità l’ha già avuta, ma più per necessità che per virtù.

 

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