Palermo, Baccaglini: “Il match contro la Roma è cruciale. Darò il ‘five’ a Pallotta quando lo incontrerò”

Paul Baccaglini, presidente del Palermo, ha parlato in conferenza stampa prima del match contro la Roma in programma domenica alle ore 20.45 presso lo stadio Renzo Barbera. Ecco le sue parole:

Come sta vivendo questo Palermo-Roma?
È stata una settimana ricca di esperienze nuove e forti per me. Ora Palermo-Roma, un momento cruciale dopo quanto detto. Vorrei la ciliegina sulla torta in questa settimana bellissima. Ho avuto modo di parlare con i ragazzi, face to face. Capire come stanno, cosa si può fare, qual è il clima. I ragazzi sono giovani ma professionisti, sapranno trasferire sul campo quello che è l’entusiasmo che si respira in città. Mi sono seduto davanti a loro e ho chiesto: ‘Qual è il vostro umore? Come vi sentite?’. Il grande entusiasmo, che ho trovato in città, ho provato a trasmetterlo ai giocatori, che sono dei grandi professionisti. Sono sicuri che metteranno in campo il clima fantastico che si respira in città.

Si è soffermato sulle questioni tecniche?
Una squadra è vincente quando ognuno fa bene il suo ruolo. È lo staff tecnico che, nella sua meraviglia, valuta i ragazzi. Il mio sogno è quello di dare ai palermitani quello che i palermitani meritano.

Domani sarà allo stadio con sua moglie?
Il problema che qui in Italia c’è la scaramanzia (ride, ndr). Rispetto questa tradizione e questi usi perciò non dirò nulla sulle mie aspettative su Palermo-Roma, perché poi a posteriori si può mal interpretare. Domani sarò al Barbera con la mia compagna di vita: proverò a farle vedere l’animo genuino dei palermitani.

Come si immagina la prima partita del Palermo di Baccaglini ed il finale di stagione?
Io credo nella filosofia del pensiero positivo e nella forza d’attrazione. Tutti noi, è un consiglio che vi do, dovremmo metterci di fronte a un muro con appese delle immagini, per visualizzare meglio. Io voglio dare semplicemente ai palermitani ciò che i palermitani meritano. In questi giorni vedo genuinità, semplicità e autenticità della piazza. Io non posso salvare da solo il Palermo, però posso dare il mio contributo; posso realizzare progetti, mi sono dato tanto da fare in questi giorni, incontrando istituzioni e chi di dovere per poter percorrere questa strada.

Il passaggio di proprietà?
Sicuramente quello attuale è un processo in corso e ci sono delle date da rispettare. In questo caso voglio fare degli esempi musicali: se noi siamo bravi a presentare al mondo del calcio un modo tutto nuovo di fare calcio, non dovremo spiegare alla vecchia guardia cosa stiamo facendo. Creeremo un modello da cui altri prenderanno spunto.

Pallotta lo conosce?
Non lo conosco. A proposito di destino, credo che il fatto che domani ci aspetti un avversario molto importante faccia parte del destino. Il destino in questa settimana mi ha dato grande soddisfazione e spero potrà darmene ancora. Palermo-Roma non lo vivo come un derby, ma come una ciliegina sulla torta di una settimana incredibile. Poi, se incontrerò Pallotta in tribuna gli darò il ‘five’ (ride, ndr).

Chi sarà il nuovo proprietario del Palermo?
Basta cercare e fare altre ricerche: io sarò il nuovo proprietario del Palermo Calcio, avrò il 100% delle quote azionarie del club di viale del Fante.

Farà il giro del campo prima della partita?
Beh, farò tutto quello che potrà servire alla squadra per rendere al meglio. Adesso ho imparato come si soffre per il calcio e come si gioisce. Vedremo.

Ha ricevuto tanti messaggi?
Ne ho ricevuto tantissimi, tutti mi incoraggiano ad essere determinato e ad andare avanti. Io non recito una parte. Sono così e questo è il progetto del mio Palermo. Un messaggio mi è arrivato anche da Pif: lui mi ha istituito una responsabilità speciale, è riuscito ad esaltare il bello di Palermo, è riuscito a far sentire i palermitani orgogliosi delle proprie origini.

Continuerà a stare vicino alla gente?
E’ chiaro che in questa settimana si è vissuta un’esposizione mediatica che ti porta a fare delle cose in più rispetto a quelle che faresti normalmente. Io credo che soprattutto i giovani abbiamo bisogno di riferimenti meno classici, più innovativi: io ho la possibilità di portare il mio progetto in una città grande ma al tempo stesso piccola. Perché io posso andare ovunque a Palermo e metterci la faccia. Inoltre voglio rendere il Palermo Calcio accessibile alla gente, questo è importante.

Tempi per il closing?
In questo periodo stiamo redigendo tutte le carte da presentare poi a istituzioni e stampa. In portoghese c’è un’espressione fantastica: non si può abbracciare tutto il mondo. Lo scetticismo fa parte della vita. Quando ho cominciato a fare radio a RTL avevo 19 anni e la mia novità un po’ suonava strano: c’era scetticismo anche lì. Però guardo avanti. Pensate a cosa è successo da lunedì a oggi. Il Palermo, per intenderci, è uscito anche sul Washington Post.

Promesse in caso di salvezza?
Beh, oggi andrò a visitare il santuario di Santa Rosalia. Comunque sono pronto a qualsiasi sfida, anche mangiare 10 panini con la milza: forse poi avrei bisogno di un medico (ride, ndr). Comunque la salvezza è troppo importante. I palermitani, come una bella donna, non sono semplici. Però basta veramente poco, un passo alla volta: con un risultato positivo qui cambia tutto e le speranze si alimentano da sole. Se contro la Roma facciamo un risultato positivo andremo tutti a Santa Rosalia. In tutta l’America ci sono delle persone legate alle loro origini, sentono il dolore del distacco dalla loro terra. Vedete, in America tutto questo non esiste: Palermo ha un potenziale straordinario su questo punto di vista. Sono scene che il mondo non è abituato a vedere.

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