Roma-Lecce: le pagelle

di Lorenzo Pompili

STEKELENBURG sv: Spettatore non pagante, viene scosso dall’unica conclusione di Bertolacci e dal freddo dell’Olimpico.

ROSI 6: Garantisce una spinta costante sulla fascia, ma deve ancora lavorare sull’ultimo passaggio. Dal 36′ st PERROTTA sv: Pochi minuti per sostituire Rosi che aveva preso una botta. Concentrato.

HEINZE 6: Sempre pulito e in anticipo, tiene alta la concentrazione del reparto difensivo. In netto miglioramento.

KJAER 5,5: Bene sui palloni alti, va un po’ in apnea quando viene infilato in velocità. Anche in fase di impostazione lascia a desiderare.

TADDEI 7: Dalla sua corsia nascono le azioni più pericolose della Roma, il brasiliano si da’ un gran da fare sia quando c’è da spingere sia quando c’è da ripiegare. Regala l’assist per il primo gol di Pjanic, si inserisce con grande facilità alle spalle di Cuadrado.

GAGO 7,5: Da mediano o da intermedio il risultato non cambia: intensità e dinamismo spezzare il gioco del Lecce e costruire quello della Roma. Il gol del 2-0 si rivelerà decisivo ed è il giusto premio per l’ennesima prestazione sopra le righe.

DE ROSSI 7: Alza la barriera davanti alla difesa e verticalizza. Non spreca un pallone e ne recupera tantissimi con la classe che ha innata.

PJANIC 6,5: Il primo gol in maglia giallorossa corona un tempo giocato ad altissimi livelli. I suoi strappi tra le linee mettono sistematicamente in ginocchio la  retroguardia del Lecce. Stanco, cala nella ripresa. Dal 27′ st GRECO sv: Un tiro da fuori che impensierisce Julio Sergio e un fallo guadagnato sulla trequarti.

LAMELA 6,5: Spento nel primo tempo, imprendibile nella ripresa. Pesa l’errore clamoroso sotto porta che avrebbe chiuso anticipatamente il match. Ma ha numeri da fenomeno.

BOJAN 5: Crea tanto, si muove molto bene dietro la linea difensiva leccese, ma sbaglia l’impossibile. Dal 22′ st TOTTI 6: Luis Enrique gli concede minuti preziosi per ritrovare la forman. Sfiora il gol con un destro potente da fuori area.

OSVALDO 6: Sparisce dal gioco a lunghi tratti, ma quando si accende diventa prepotente. Come la rovesciata con cui fa il flash a Julio Sergio. Peccato che il guardalinee sbandieri un fuorigioco inesistente.

LUIS ENRIQUE 6,5: Aveva chiesto possesso palla e verticalizzazioni improvvise. Gli input sono stati recepiti. Gli errori sottoporta finiscono per influenzare il giudizio generale sulla sua Roma.

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