Corriere dello Sport – Cedere Osvaldo? La Roma ci pensa

L’attaccante lanciato da Zeman può lasciare la Roma di Zeman. E un ragionamento che Baldini sta facendo da qualche settimana: Daniel Osvaldo quanto mi dà e quanto mi toglie? Talento purissimo, istanti da fuoriclasse, carattere difficile, muscoli tartassati. (…)

IL CALCOLO – In una rosa piena di centravanti e povera di esterni, Osvaldo è quello che dà meno garanzie. Nel senso che è imprevedibile: in una partita è strabiliante, in un’altra sparisce; in un periodo si comporta da professionista esemplare, in un altro manda tutti a quel paese. Nello scorso campionato ha saltato cinque partite per motivi disciplinari – quattro di squalifica e una di sospensione che la società gli ha inflitto per la lite con Lamela – più altre sei per linfortunio alla coscia in allenamento. Non ha avuto un rendimento tale da giustificare linvestimento dellestate scorsa: ha segnato meno gol (11) dei milioni spesi (15 più bonus, 500.000 euro già versati) per acquistarlo dallEspanyol.

RIBELLE – E c’è dell’altro, a scollare Osvaldo dalla Roma. Tante piccole cose che vanno contro gli interessi di un’azienda. Un allenamento abbandonato contro la volontà di Luis Enrique per un tackle troppo duro di un compagno, le dichiarazioni contro l’arbitro Bergonzi alla fine dello 0-4 con la Juventus. E soprattutto la discussione che ha avuto proprio con il capo, alla fine della partita vinta contro lUdinese. Osvaldo era stato il migliore in campo, aveva segnato il primo gol e sfornato assist, alla fine ha avuto uno scambio di opinioni acceso con Baldini: «Direttore, meno male che non avevamo le palle» ha detto, davanti a molti compagni, riferendosi alle frasi che Baldini aveva pronunciato dopo la partita di Lecce ( «Abbiamo sopravvalutato la squadra sul piano della personalità»). Baldini sul momento ha risposto con garbo ma non ha gradito l’atteggiamento aggressivo di Osvaldo. E pensare che alla prima conferenza stampa a Trigoria, proprio Osvaldo aveva assicurato di essere molto cambiato rispetto ai tempi di Firenze e Bologna: nel suo primo anno alla Roma, dal punto di vista dei comportamenti, non l’ha dimostrato.

FINANZE – Alla fine sarà una scelta di convenienza economica. Osvaldo in Spagna ha mercato. Magari non andrà al Real Madrid dove dice di essere stato segnalato da Zidane, ma in squadre di medio livello può trovare un ingaggio interessante. Non vorrebbe lasciare la Roma, dove si è trovato bene, ma sarebbe la Roma a chiedergli di mollare se qualcuno proponesse un bel gruzzolo. Con il benestare di Zeman, che a Lecce lo faceva giocare ma alla Roma ha in organico molti altri attaccanti di qualità.

DOMINO – Proprio la gestione di Osvaldo determinerà il futuro tattico di Totti. Che si sente un centravanti e preferirebbe giocare in mezzo all’attacco, invece che sui lati. E anche Bojan, dopo un anno di sacrifici inattesi, ha fatto sapere dalla Spagna di voler essere utilizzato nel suo ruolo, che è quello di numero 9. Altre ragioni valide per valutare un addio. Sempre che i soldi incassati da Osvaldo vengano reinvestiti per un attaccante forte, possibilmente adatto a giocare sulle fasce nel 4-3-3 di Zeman. 

Corriere dello Sport – Roberto Maida

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