Gazzetta dello Sport – Che viavai: Balo e Pazzo ciao. Arriva Osvaldo: “Vivo un sogno”

Meno male che il primo posto è in cassaforte. A 180 minuti dalla fine della corsa a Euro 2012, Prandelli perde infatti anche Balotelli sofferenza discale e Pazzini problema a un tallone, mentre non sono ancora al sicuro le posizioni di Giuseppe Rossi e Balzaretti: oggi le verifiche decisive. Martedì era tra l’altro ritornato a casa Criscito. Chiamati d’urgenza il granata Ogbonna ieri impegnato in Torino-Grosseto e il romanista Osvaldo, già nazionale dell’Under 21 8 presenze e un gol e dell’Olimpica 4 presenze e 1 gol nel 2008.
La gioia di Osvaldo – Morale alle stelle per Daniel Pablo Osvaldo: «E’ la realizzazione di un sogno, ringrazio tutti i tifosi della Roma». Argentino di nascita, scelse l’azzurro già quattro anni fa, quando rispose sì alla convocazione di Casiraghi e Zola, allora guide tecniche dell’Under 21. Prandelli lo conosce molto bene per averlo invece allenato ai tempi della Fiorentina 2007-2009. Il 25enne attaccante giallorosso e in un buonissimo momento realizzativo: tre reti in cinque gare di campionato: 13 gol in 24 gare nell’ultima Liga con l’Espanyol. «Osvaldo è un attaccante moderno, completo, interessante per noi in prospettiva», aveva detto Prandelli proprio lunedì scorso. Una convocazione che di fatto suona come una momentanea bocciatura per Alessandro Matri, che evidentemente paga le ultime panchine con la Juventus.
La rabbia di Mario – E se Osvaldo esulta, Balotelli ha il morale a pezzi. C’era tanta tristezza sul suo volto al momento di lasciare Coverciano, subito dopo pranzo. Mario all’azzurro tiene da matti e aveva capito che contro Serbia e Irlanda del Nord avrebbe trovato parecchio spazio, forse addirittura due maglie da titolare. Inizia di prima mattina il calvario che lo ha portato al forfait. Sono le 10.35 quando lascia gli spogliatoi e si dirige verso la sua camera. Lungo il tragitto lo affianca Pirlo: «Che c’è Mario?», gli chiede il fuoriclasse della Juve. «La schiena Andrea…», risponde il baby prodigio del City.
Qualche passo, un piccolo gradino, la mano che va sulla schiena e una smorfia di dolore che fa subito capire la serietà del problema. «Chiedete al dottore, vi spiega lui», dice poi rivolgendosi ai cronisti presenti. Pochi minuti e compare il professor Castellacci, fuori c’è una macchina che li aspetta: intorno alle 11.30 i due raggiungono l’Istituto Fanfani, in piazza Indipendenza. «E gli esami – spiegherà poi Castellacci – hanno evidenziato una sofferenza discale. Niente di grave, ma d’accordo col Manchester City abbiamo deciso di mandare il ragazzo a casa. E la stessa decisione è stata presa con Pazzini». Così la punta nerazzurra su Inter Channel: «Ho capito che non avrei recuperato neanche per la partita di martedì, quindi si è deciso di farmi tornare a Milano. Ma a Catania voglio esserci».
Pepito resiste – C’è invece ottimismo attorno alle condizioni di Rossi iperestensione della capsula articolare del ginocchio sinistro, «ma ora siamo ottimisti», spiega il professor Castellacci. Ieri pomeriggio, infatti, Pepito ha lavorato pure sul campo, ha giocato la partitella, dimostrando di aver quasi completamente superato il guaio emerso nella partitella di martedì che poi era lo stesso che lo aveva condizionato nelle ultime uscite col Villarreal. «Balzaretti? Altro risentimento discale. Tentiamo di recuperarlo per martedì».
Gazzetta dello Sport – M. Graziano

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