Orizzonte azzurro. Mancio ora attende Zaniolo mezz’ala, Chiesa e Di Lorenzo

A metà strada tra l’Apocalisse ed Euro 2020, possiamo dirci soddisfatti, addirittura in anticipo sulla tabella di marcia: 4 vittorie su 4 nelle partite di qualificazione, nuova mentalità e un gioco spesso divertente. Con altrettanta onestà però dobbiamo ammettere che se l’Europeo cominciasse domani, non saremmo del tutto tranquilli, perché restano aspetti tattici da sistemare e caselle da occupare. Mancini ha un anno di tempo per completare il buon lavoro. Va fatto un check-up reparto per reparto. L’unico dubbio tra i pali è: chi gioca? Perché oggi non c’è luce tra Donnarumma e Sirigu. A vantaggio di Gigi solo l’età, ma se l’Europeo fosse domani, non saremmo così sicuri sulla scelta di Mancini. Bonucci e Chiellini restano luminari di una difesa che ha subito un gol nelle ultime 7 partite. Il Mancio si aspetta una crescita di personalità da Romagnoli. Emerson Palmieri, con la sua corsa di alta qualità, ha staccato la concorrenza mancina. A destra si accettano proposte. Florenzi è il più completo, con l’handicap dei centimetri. Spinazzola può cambiare fascia. De Sciglio garantisce tenuta. Il nome nuovo di settembre potrebbe essere Giovanni Di Lorenzo. A centrocampo il c.t. ha fatto la rivoluzione. Il salto di maturità di Verratti, oggi miglior giocatore italiano per rendimento ed esperienza internazionale e l’intesa naturale con Jorginho, hanno consentito al c.t. ottimo raccolto. Il rampante Barella ha completato il triangolo con corsa, recuperi e inserimenti. I tre non si toccano, ma da soli non bastano. Mancini attende la maturazione tattica, in mezz’ala completa, di quel ragazzone di Zaniolo. Serve come il pane. Ma anche Lorenzo Pellegrini può dare una buona mano. In attacco Belotti ad oggi è il centravanti titolare e, a ruota, vengono Kean e Cutrone. Infine Quagliarella, Pavoletti ed Immobile, sono opzioni di scorta. Lo riporta La Gazzetta dello Sport. 

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