Ora tocca a Gonalons

Corriere dello Sport (R.Maida) – E’ l’ora degli altri. Avanzino le seconde linee. Se Di Francesco ha voluto due giocatori per ruolo, due interpreti di livello per posizione, la ragione è semplice: intende cambiare la Roma a seconda delle partite e della condizione generale della squadra. Ecco l’occasione nel breve periodo: tra Genova e Atletico Madrid, 72 ore tra un impegno e l’altro, non è pensabile che giochino sempre tutti gli stessi. Dall’inizio, ma anche in corso d’opera, si aprirà un vortice nel quale le teoriche alternative potranno dimostrare il loro valore.

ESORDIO – Incuriosisce in particolare il debutto di Maxime Gonalons, che probabilmente giocherà titolare la prima partita per consentire a De Rossi di rifiatare dopo la trasferta con la Nazionale. Gonalons non è affatto uno sprovveduto, fino a pochi mesi fa era il capitano del Lione e qualche anno fa giocava pure nella sua, di nazionale, prima che il suo posto fosse stato appaltato a interpreti più giovani e celebrati. Monchi lo ha preso, pagandolo appena 5 milioni, proprio perché a Di Francesco serviva un playmaker da calare rapidamente sul tavolo del 4-3-3. E dopo due partite in panchina, è arrivato il suo momento. «Non sono spaventato dalla concorrenza, all’inizio ho sempre dovuto lottare per un posto ma poi sono riuscito sempre a trovare spazio» raccontava Gonalons in estate. E dopo una partita giocata bene, a Boston contro la Juventus, Di Francesco ne applaudiva le gesta, anticipando che «Max diventerà un vero concorrente per De Rossi».

NOVITA’- Contro la Sampdoria dovrebbe essere dunque lui a guidare il centrocampo, cercando di migliorare quella verticalità del gioco che era un presupposto della manovra avvolgente del Sassuolo delle scorse stagioni. E nella linea mediana della Roma, così ricca di opzioni e di qualità, anche un altro giocatore si scalda: è Lorenzo Pellegrini, stasera coinvolto con la maglia azzurra nel “suo” Mapei Stadium ma da domani scelta più che plausibile in vista dell’anticipo di Marassi, dove potrebbe mandare in panchina Strootman (però già rientrato a Trigoria e fresco come una rosa dopo aver saltato la seconda partita dell’Olanda). Peraltro Genova rappresenta un ricordo speciale per Pellegrini, che proprio sul campo della Sampdoria segnò il primo gol in Serie A il 6 dicembre del 2015, ovviamente con la maglia del Sassuolo addosso.

STAFFETTE – Interessante sarà capire, nell’arco delle due partite, come Di Francesco voglia inserire nelle rotazioni Schick, Florenzi e Bruno Peres. Florenzi, fermo da undici mesi, ha buone possibilità di giocare dall’inizio già a Genova. Magari lasciando campo nella ripresa a Bruno Peres, che sta smaltendo la lesione muscolare e entro un paio di giorni tornerà a lavorare con il gruppo (come il lungodegente Karsdorp). Schick invece è in forte ritardo di condizione atletica, ha quindici-venti minuti nelle gambe, ma potrebbe giocare uno spezzone di partita già contro i vecchi amici della Samp. Aspettiamoci un’alternanza infine anche tra Perotti ed El Shaarawy, nell’arco delle due partite. E un contributo fattivo di Cengiz Ünder, che sarà un autorevole ricambio per Defrel sul lato destro dell’attacco. Di Francesco può sbizzarrirsi.

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