«Ora serve la gara della vita»

Il MessaggeroLorenzo Insigne è a terra, non ha giocato e voleva essere in campo. L’Italia ha perso e ora la Russia non è più così vicina. Su di lui, le speranza per il ritorno, lunedì a San Siro. «Ventura mi ha chiesto se me la sentivo di sostituire Verratti, potevo dare di più mi dispiace. Io arrabbiato? Tutti avevano voglia di scendere in campo, questo è normale: il ct fa le sue scelte e noi le accettiamo. Arrabbiarsi non va bene, bisogna essere sereni e trasmettere serenità agli altri. Mi fa piacere che si invochi la mia presenza in campo, ma in ogni caso lunedì si vincerà di squadra. Servirà la spinta di San Siro. Avremo il coltello tra i denti, ora testa bassa e lavorare». Lorenzo si dilunga sull’andamento della partita, la visione è discutibile. «Abbiamo avuto più occasioni noi della Svezia, siamo stati un po’ sfortunati. Non abbiamo giocato male. Questo risultato ci darà una carica in più, dobbiamo cambiare atteggiamento».

LA RABBIA DEL CAPITANO –  «C’è rabbia. A Milano vogliamo ribaltare il risultato e fare la partita della vita. Adesso vogliamo cancellare questa gara e pensare alla prossima pensando che abbiamo soltanto un risultato utile. Non possiamo farci sfuggire il Mondiale», l’analisi di Marco Parolo dopo il ko di Solna. «È stata una partita sporca. Lunedì dobbiamo fare una grandissima partita perché l’Italia in qualche modo deve andare ai Mondiali». Infine, Capitan Buffon. «Sapevamo di venire a giocare una partita contro una squadra tosta e così è stata: alla fine l’abbiamo persa per un episodio e avremmo potuto vincerla per un altro episodio. L’arbitro? Non ne voglio parlare più di tanto. Ricordo che per un fallo come quello di Toivonen dopo pochi minuti Pazzini fu espulso in un Italia-Irlanda a Bari. Ma meglio non piangerci addosso».

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