E ora comincia il tormentone Nainggolan. Pure lui minaccia di lasciare la Roma

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Tuttosport (S.Carina) – Finito un tormentone (Pjanic), ne è già pronto un altro. Si profila infatti un lungo braccio di ferro tra la Roma Nainggolan che negli ultimi giorni non ha perso occasione per mettere in dubbio la sua permanenza nella Capitale. Nella giornata di ieri, sono circolate nuove frasi («Conte mi vuole davvero e da Roma sento strane voci») attribuite al centrocampista in un’appendice in fiammingo dell’intervista rilasciata giovedì, che già di per sé aveva fatto molto discutere. Stavolta Radja le ha smentite categoricamente. La sostanza cambia poco. «L’interesse del Chelsea c’è, ora tocca alla Roma fare la sua parte», è stato il monito che qualche giorno fa Nainggolan ha lanciato dal ritiro del Belgio. Non ci vuole molto a tradurre questo messaggio in codice: la richiesta è un aumento dell’ingaggio. Il calciatore ha infatti capito che questo è il momento migliore per provare a forzare la mano e alzare la posta in gioco. Ha disputato un girone di ritorno fantastico (6 reti in 18 gare), è prossimo a esordire contro l’Italia in un Europeo che lo vuole protagonista e può agitare, a uso e consumo, un’offerta ben superiore di quanto guadagna alla Roma (attualmente 3,5 milioni più bonus).

A Trigoria, perso Pjanic, provano a resistere. In questo caso hanno un contratto che li agevola: se quello del bosniaco scadeva nel 2018, quello del belga (rinnovato appena 11 mesi fa) termina nel 2020. Ergo, il club ha il coltello dalla parte del manico e può tranquillamente soprassedere ad ogni richiesta del belga. Anche perché il Chelsea è fermo all’offerta di 30 milioni (più 2 di bonus) presentata un mese fa. La Roma ne chiede almeno 40. Senza contare che Pallotta ha dato mandato alla dirigenza di non cedere a nessuna richiesta di rinnovo, se non a quelle di Manolas (e Ljajic, ma qui il discorso è diverso andando in scadenza a giugno 2017). Impressioni? Il centrocampista resterà nella Capitale. A meno che Abramovich non torni a fare l’Abramovich.

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