Gazzetta dello Sport – L’opa fa flop: la dirigenza può sorridere

Da oggi sia il Di-Pa-Da-Ru che UniCredit possono ufficialmente sentirsi più sollevati. Infatti, la cordata americana (DiBenedetto, Pallotta, D’Amore e Ruane: Di-Pa-Da-Ru appunto) e l’istituto di credito conserveranno nelle loro casseforti la gran parte dei 29.570.365 milioni stanziati per l’Offerta Pubblica di Acquisto (Opa) che si chiuderà nel corso di questa giornata. D’altronde, nessuna sorpresa: il valore dato a ciascuna azione delle circa 43 milioni di flottante (33%) a disposizione sul mercato, pari a 0,6781 euro, non era tale da convincere gli azionisti a vendere i propri titoli, se si pensa che nel 2000, al momento del collocamento, ogni azione valeva 5 euro. E così la nuova proprietà finora ha acquistato azioni per soli 4,587 milioni circa. Una buona notizia per la proprietà, che è attesa entro il 31 dicembre ad una scadenza invece imprescindibile: quella della ricapitalizzazione pari a 50 milioni. Per questo, difficile aspettarsi un mercato invernale scoppiettante, visto che i conti — come evidenziato nell’assemblea della scorsa settimana — in prospettiva non sono positivi, senza contare che UniCredit al momento vanta un credito (da scontare anche con diritti tv e di sponsorizzazioni) pari a circa 54 milioni.

Cina & Juve Da segnalare, poi, come il fondo sovrano cinese sondato dall’istituto di credito per un eventuale ingresso nel capitale azionario del club, ha avuto contatti anche con la Juventus, che al momento sembra offrire più visibilità a livello internazionale. Ma il cammino è appena cominciato: si attendono sviluppi.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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