Il derby della Capitale si avvicina, ma non mancano le polemiche. A prendere posizione è stato l’assessore capitolino ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, che ha espresso senza mezzi termini la propria contrarietà sull’orario scelto per la sfida tra Roma e Lazio.
In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Onorato ha parlato di “sconfitta per tutti” riferendosi al calcio d’inizio fissato alle 12:30, orario giudicato penalizzante sia per i tifosi che per lo spettacolo. L’assessore si è inoltre detto “disgustato” per la gestione della sicurezza, sottolineando come da un governo di destra che aveva promesso “il pugno di ferro” contro i violenti si aspettava risposte più concrete. Ecco le sue parole:
Torniamo alle questioni romane. Domenica c’è il derby.
”Certo, visti i risultati di domenica potevamo arrivarci meglio… Io il derby lo vivo in Campidoglio da 4 anni. Il sindaco Roberto Gualtieri è romanista, io laziale. Ma allo stadio andremo insieme. Chissà se capiteremo vicini!”.
Si gioca alle 12:30 dopo i fatti violenti dell’ultima stracittadina. Hanno vinto i facinorosi?
”Sono disgustato e da un governo di destra che prometteva un pugno di ferro per fermare i violenti mi aspettavo sinceramente di più. Purtroppo però nella politica italiana i fatti non corrispondono alle promesse. Ci sono ancora troppe sacche di connivenza con gruppi ultras. Che il derby sia alle 12.30 è una sconfitta dello Stato. Esprimo la mia solidarietà, oltre che la stima, al prefetto Giannini e al questore Massucci, che fanno un lavoro straordinario. Ma come si dice: ognuno recita messa con quello che ha. Gli strumenti sono scarsi, il personale poco e le leggi garantiscono talvolta l’impunità”.
La Roma sogna uno stadio da 5.000 giorni, la Lazio si è mossa per il Flaminio. A che punto siamo?
”Purtroppo nella nostra città non tutti guardano al futuro. Per 30 alberi e 3 pipistrelli si prova a dire ad esempio che un investimento da oltre 1 miliardo, quello dello stadio della Roma, vada fermato. Il Sindaco sta seguendo in prima persona l’iter dello stadio della Roma ed è una garanzia per tutti. Sono sicuro che a breve ci saranno ulteriori novità. Per la Lazio stiamo aspettando l’integrazione che riguarda il piano economico asseverato, poi potrà partire la conferenza dei servizi che si esprimerà in termini di impatto ambientale, urbanistico, sostenibilità e tutela monumentale. Di sicuro noi il Flaminio non vogliamo lasciarlo in quelle condizioni”.