Olsen: «Che bel 2018, finalmente sono sereno e non mi fermo»

Robin Olsen, da portiere della Svezia che il 13 novembre ha «rubato» all’Italia il Mondiale a portiere titolare della Roma. Dopo la partenza di Alisson, è stato accolto con grande scetticismo, anche perché finora era stato solo al Malmoe, Paok e Copenaghen. Giunto alla Roma però, grazie all’ottimo lavoro svolto con Savorani, Olsen ha limitato al minimo sindacale i problemi di ambientamento e così, partita dopo partita, ha fugato tutti i dubbi che si erano addensati intorno a lui. Questo gli ha consentito di tornare anche da «profeta in patria», visto che è entrato in lizza per la vittoria del Pallone d’oro svedese, vinto da Lindelof. Non ce l’ha fatta, ma è stato eletto miglior portiere svedese: «All’inizio dell’anno mi sono fatto male e ho dovuto lavorare sodo per la Coppa del Mondo. Poi tutto è diventato un sogno. Adesso sono sereno e contento, onorato di aver vinto come miglior portiere. Non voglio fermarmi mai e crescere sempre. Questo 2018, comunque, è stato un anno fondamentale per la mia carriera». Lo riporta La Gazzetta dello Sport. 

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