Olsen, c’è nuova vita dietro il muro che gli ha costruito mister Claudio

Ora non ha più scuse. Perché se con Di Francesco ci poteva essere l’alibi di una difesa alta (anche se negli ultimi tempi Eusebio ne aveva abbassato il raggio d’azione) e più esposta agli attacchi avversari, adesso con Ranieri anche questa attenuante viene meno. Difesa bloccata con tre centrali su quattro elementi nella prossima trasferta di Ferrara: più protetto di così, Olsen non può sperare. Non è un caso che appena arrivato, il tecnico di San Saba – anche pubblicamente – si sia preso un momento di riflessione: «Chi gioca in porta? Vediamo». Poi ha scelto Olsen che tuttavia anche contro l’Empoli non ha convinto. Quello che sorprende del gigante svedese è l’involuzione che lo ha portato negli ultimi match a non azzardare mai le uscite. Nemmeno quando il pallone vaga ad altezza uomo nell’area piccola del portiere. Ora, però, serve che Olsen regali tranquillità ai compagni di reparto. Facendo quello che sa fare meglio: parare il parabile. Lo scrive Il Messaggero.

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